Cremonini, 45 giorni da solo in Alaska poi l'incontro magico con Elisa: "Aspettavo l'aurora nella tendina arancione"
Dalla Vespa che sfrecciava per le strade di Bologna alle distese ghiacciate dell'Alaska. Cesare Cremonini, l'artista che vent'anni fa conquistava l'Italia con i Lùnapop, torna con un album che segna una profonda evoluzione artistica e personale: "Alaska Baby" (in uscita il 29 novembre). Un viaggio introspettivo che trasforma il vuoto creativo in una rinascita musicale. 45 giorni tra i ghiacci dell'Alaska Il nuovo progetto discografico nasce da un'esperienza trasformativa: 45 giorni in completa solitudine tra i ghiacci dell'Alaska. (Tiscali)
Ne parlano anche altri giornali
Il 29 novembre esce Alaska Baby, il nuovo attesissimo album di Cesare Cremonini. Cesare Cremonini, esce (Io Donna)
«Venivo da un album di passaggio dopo la separazione dal mio manager Walter Mameli ed era una fase molto faticosa perché lui era come il mio secondo padre». Questo si intitola Alaska Baby. (il Giornale)
C’erano stati i Lùnapop, fenomeno teen di fine anni 90, esplosi e implosi nel giro di un disco che però aveva svelato una qualità a lunga gittata. È come un terzo esordio per Cesare Cremonini. (Corriere della Sera)
«L'album è nato dall'esigenza e dalla sensazione che a volte nella vita, ma soprattutto in una carriera lunga come la mia, devi saper lasciare la presa e metterti in pericolo. Non che non l'abbia fatto in passato, ma questa volta era un po' come quando sei attaccato a una fune che sai che ti farà cadere in acqua anche se non sai nuotare. (Vanity Fair Italia)
Si intitola Alaska baby (Universal Music) ed esce domani, 29 novembre, il nuovo album di Cesare Cremonini. Non è solo un album di canzoni: il concept, molto strutturato, è infatti unito a un vero e proprio progetto, iniziato un anno fa quando il cantautore partì dai Caraibi per arrivare in Alaska, attraversando l’America, passando da Nashville, Memphis, El Paso, Los Angeles e poi risalendo la costa, alla ricerca di se stesso per riempire il “vuoto dello scrittore”. (Avvenire)
È qui che lo incontro per parlare del suo nuovo album, Alaska Baby, un’esplorazione sonora e umana che segna l'ottavo capitolo della sua carriera solista. Lo spazio, con il suo design minimalista e luminoso, è il perfetto specchio del mondo musicale di Cesare Cremonini in questo periodo: elegante, stratificato, ma anche pieno di calore umano. (MOW)