Vaccini anti-bronchiolite ai bambini, difficoltà in Calabria: è polemica

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Il Lametino SALUTE

Il ministero della Salute ha già avviato i contatti con l'Aifa al fine di rendere disponibile in tutte le Regioni, a carico del Servizio sanitario nazionale e dunque senza oneri per i cittadini, l'anticorpo monoclonale Nirsevimab contro il virus respiratorio sinciziale nei bambini, che può evolvere in casi di bronchiolite anche gravi. La precisazione arriva dallo stesso ministero, dopo che una precedente circolare - datata 18 settembre - aveva allertato le Regioni in piano di rientro, prevalentemente al Sud, in merito all'opportunità di garantire autonomamente la somministrazione di questo farmaco, definito anche vaccino anti-bronchiolite, gratuitamente pur non essendo incluso nei Livelli essenziali di assistenza. (Il Lametino)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La Bruni interviene “in merito alla notizia diffusa in queste ore sul fatto che le Regioni in piano di rientro, prevalentemente al Sud, che “non possono garantire la somministrazione” gratuita “dell’anticorpo monoclonale Nirsevimab”, definito anche vaccino anti-bronchiolite, “in quanto trattasi di prestazione non inclusa nei Livelli essenziali di assistenza”. (Quotidiano online)

È stato anche oggetto di una interrogazione parlamentare. (Casertasette News)

Cosa è il virus respiratorio sinciziale, cosa è successo e cosa cambia per le famiglie. Il vaccino contro il virus respiratorio sinciziale (Vrs), che può portare nei neonati a casi gravi di bronchiolite, sarà gratis per tutti, o almeno dovrebbe. (Today.it)

C'è un vaccino anti-bronchiolite che però non è incluso nei Livelli essenziali di assistenza e non è inserito nel piano nazionale prevenzione vaccinale. L'epidemia stagionale da Virus respiratorio sinciziale (Vrs), che può portare nei neonati a casi gravi di bronchiolite, è alle porte e tra i medici è già scattata l'allerta per questa infezione che ogni anno nel mondo causa la morte di circa 100mila bambini con meno di 5 anni. (ilmessaggero.it)

Amalia Bruni, vicepresidente della Commissione Sanità del Consiglio Regionale della Calabria, interviene con fermezza sulla questione della somministrazione dell’anticorpo monoclonale Nirsevimab, un trattamento che le regioni in piano di rientro dal debito sanitario, come la Calabria, non possono garantire gratuitamente. (Telemia)

Il vicepresidente della commissione Sanità del Consiglio regionale Amalia Bruni, interviene in merito alla notizia diffusa in queste ore sul fatto che le Regioni in piano di rientro, prevalentemente al Sud, “non possono garantire la somministrazione” gratuita “dell’anticorpo monoclonale Nirsevimab”, definito anche vaccino anti-bronchiolite, “in quanto trattasi di prestazione non inclusa nei Livelli essenziali di assistenza”. (StrettoWeb)