Israele diviso è più attaccabile

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Italia Oggi ESTERI

Sono giorni cruciali in Israele per il futuro del popolo, la sua sicurezza e il prosieguo del conflitto contro l'asse del terrore guidato dall'Iran. Lunedì 2 settembre fino alle 18.00 ora locale si è tenuto uno sciopero indetto dal sindacato sionista socialista Histadrut che ha fatto seguito ad una domenica segnata da manifestazioni pacifiche in tutto lo stato contro il governo. Le motivazioni? La richiesta di riportare a casa gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas ed indire nuove elezioni. (Italia Oggi)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Con lo sciopero generale odierno sullo sfondo – che il primo ministro israeliano non ha esitato a definire «una vergognosa dimostrazione di sostegno ad Hamas e al suo leader, Yahya Sinwar (Secolo d'Italia)

Ma anche una escalation che potrebbe avere un forte impatto su tutta la guerra e, come dimostrato in questi giorni di forte proteste, sulla percezione che la popolazione israeliana ha di essa. Come fatto osservare da diversi analisti, il caso in discussione – l'immediata uccisione di un nutrito gruppo di ostaggi israeliani per evitarne il recupero – rappresenterebbe un non trascurabile cambio di strategia da parte di Hamas (Corriere del Ticino)

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu ha chiesto, perdono ai parenti dei sei ostaggi, i cui corpi senza vita sono stati recuperati nel fine settimana nella Striscia di Gaza. “Ho detto alle famiglie, lo ripeto e lo dico questa sera: vi chiedo perdono per non essere riusciti a riportarli indietro vivi. (CremonaOggi)

Milano, 3 set. Nel mirino Netanyahu e il suo governo che non avrebbero fatto abbastanza, a livello di negoziati, per riportare a casa gli ostaggi nelle mani di Hamas. (Tiscali Notizie)

I sei ostaggi uccisi da Hamas. Dall'alto in senso orario: Eden Yerushalmi, Ori Danino, Hersh Goldberg-Polin, Almog Sarusi, Alex Lobanov e Carmel Gat - . (Avvenire)

Lo sciopero generale contro il governo ha paralizzato Israele, nonostante la conclusione sia stata anticipata di tre ore e mezza dopo l’intervento del tribunale del lavoro. A Gerusalemme migliaia di persone si sono radunate per protestare all’esterno del luogo in cui si svolgeva la riunione del gabinetto di sicurezza. (Il Dubbio)