Tommy Cash all’Eurovision con "Espresso Macchiato", tra stereotipi e polemiche
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Mentre l’Estonia si prepara a schierare Tommy Cash all’Eurovision Song Contest 2025 con Espresso Macchiato, il brano – già virale prima ancora di approdare sul palco di Basilea – continua a dividere. Il testo, che strizza l’occhio a un’Italia fatta di pizza, mafia e mandolini, ha scatenato reazioni contrastanti: c’è chi lo legge come un omaggio giocoso e chi, invece, vi riconosce solo cliché superficiali.
Cash, intervistato dal Corriere della Sera, ha ribadito che si tratta di una «dichiarazione d’amore» per il nostro Paese, visitato più volte e diventato fonte d’ispirazione. «Tutto è nato in modo spontaneo», ha spiegato, senza però placare le critiche di chi ritiene che certi luoghi comuni, come il riferimento alla criminalità organizzata, meriterebbero maggiore cautela.
Intanto, tra i giudizi sul valore musicale del pezzo, spicca quello di Gabry Ponte, che in un’analisi per Espresso Macchiato ha definito la canzone «troppo calma» per un contest come l’Eurovision, aggiungendo che «servirebbe più energia». Un parere condiviso da altri addetti ai lavori, mentre Lucio Corsi – nome noto della scena indie italiana – è stato citato dallo stesso Cash come possibile riferimento stilistico, sebbene con riserve sul ritmo.
Non è la prima volta che l’Eurovision diventa terreno di scontro culturale: nel 2019, il brano Soldi di Mahmood aveva acceso il dibattito sull’identità italiana, e oggi Espresso Macchiato ripropone la questione di come l’estero percepisca il Belpaese. Quel che è certo è che Cash, forte di un seguito internazionale, punta a trasformare la polemica in un vantaggio, puntando tutto sull’ironia e su un sound che mischia rap e sonorità pop