Mancati interventi sulle fogne: "I lavori sono rimasti lettera morta"

"L’alluvione ha evidenziato, a Faenza, due criticità enormi: la mancata risposta al problema della sicurezza del territorio e la mancata attuazione di interventi efficaci sulla rete fognaria". I Comitati degli Alluvionati dell’Unione della Romagna Faentina fanno il punto di quanto accaduto, nuovamente, nel nostro territorio. In merito alla prima "rileviamo che i principali interventi strutturali, che avrebbero dovuto essere di massima urgenza ed inderogabili e perciò da attuarsi con priorità rispetto alla consolidata programmazione (e burocrazia) regionale, sono rimasti sulla carta: il “piano speciale” e soprattutto la realizzazione di quegli interventi che ieri abbiamo visto, unici, avrebbero salvato Faenza e la provincia dal disastro (ovvero i bacini di laminazione, le casse di espansione, le zone ad allagamento controllato, e la realizzazione di strutture di contenimento del Marzeno) sono rimasti lettera morta, sono solo sulla carta e secondari alla approvazione di un ben più importante “piano di riassetto idrogeologico” e/o “piano di bacino” che forse vedrà la luce nel 2025, più probabile nel 2026". (il Resto del Carlino)

Su altri giornali

Così è nata la terza alluvione dell’area borgo di Faenza. La piena ha prima invaso i campi circostanti il Marzeno alle porte di Faenza, è tornata a raggiungere il gruppo di case all’ex fornace, ha nuovamente sommerso le abitazioni vicine al tiro a segno e poi si è diretta verso via Cimatti, dove ha spazzato via la barriera di blocchi di cemento, invadendo il borgo. (Ravennawebtv.it)

Sono i giorni della pulizia a Faenza e in collina. Anche ieri volontari e personale di varie associazioni si sono dedicati a liberare da fango e detriti strade, case e scantinati nella zona di via Cimatti e aree limitrofe. (Corriere Romagna)

Nel frattempo, dopo aver eretto inutilmente una barriera di terra e cemento sotto il ponte della circonvallazione, è stata eretta una nuova barriera al termine di via Cimatti, sulla curva che porta al cimitero di guerra, al confine con il campo di filari. (Ravennawebtv.it)

Appello dei giornalisti musicali agli artisti per sostenere Faenza alluvionata e per una presenza al MEI dal 4 al 6 ottobre. E’ nuovamente il momento della solidarietà. Faenza è uno dei centri maggiormente colpiti dall’alluvione che ha messo in ginocchio il territorio romagnolo per la terza volta in soli sedici mesi. (ravennanotizie.it)

A Faenza, città del MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza, (manifestazione di musica in programma dal 4 al 6 ottobre), alcuni giornalisti musicali legati alla manifestazione hanno pensato di invitare tutti gli artisti della musica italiana perchè siano presenti anche solo con una visita, senza esibirsi, per portare solidarietà e sostegno. (ravennanotizie.it)

Circolo Legambiente Lamone Faenza dichiara: “La manifestazione spontanea – non autorizzata, ma estremamente composta – che gli alluvionati faentini hanno messo in atto domenica pomeriggio (nonostante una tentata provocazione da parte di Forza Nuova, subito respinta dai Comitati) ha molto ben espresso lo stato d’animo di chi, per la terza volta in 16 mesi, è andato sott’acqua e il sostegno dell’intera città. (ravennanotizie.it)