Il Brasile annuncia l’ingresso dell’Indonesia nei BRICS
Il Brasile ha annunciato che l’Indonesia è diventata membro a pieno titolo dei BRICS, il gruppo di economie emergenti di cui fanno parte anche Russia e Cina. Il ministero degli Esteri brasiliano ha affermato che il Paese più popoloso del Sud-est asiatico “condivide con gli altri membri la volontà di riformare le istituzioni di governance globale e contribuire positivamente alla cooperazione all’interno del Sud del mondo”. (RSI)
Ne parlano anche altre testate
A pochi giorni dall’acquisizione dello stato di partner, il ministero degli Esteri indonesiano ha annunciato l’entrata a pieno titolo nel blocco BRICS, il raggruppamento di quelle che una volta venivano definite economie emergenti, che sfida l’egemonia statunitense. (L'INDIPENDENTE)
Un passato controverso e un auspicabile futuro di cooperazione – Le acque libiche hanno da sempre rappresentato un’importante risorsa per i pescatori italiani e siciliani in particolare, ma la storia dei rapporti tra Italia e Libia nel settore della pesca è segnata da diversi decenni da tensioni e conflitti. (PesceInRete)
Il 2025, da poco principiato, si apre anche all’insegna dell’allargamento dei BRICS, vale a dire del blocco dei paesi disallineati rispetto a Washington e al suo imperialismo. Leggiamo infatti che nuovi paesi hanno aderito al fronte dei BRICS e tra questi anche Cuba, da sempre culla del patriottismo socialista antiimperialistico. (Radio Radio)
Si tratta di uno scontro che vede contrapposti due blocchi: da un lato, l’Occidente, o meglio, l’“Uccidente” liberal-atlantista; dall’altro, i paesi non allineati al Washington Consensus, che cercano, in varie forme, di costruire un mondo poliarchico o multipolare. (Radio Radio)
In termini di dimensione economica complessiva, misurata dal PIL totale in parità di potere d’acquisto, l’Indonesia sia già giunta a essere nel 2015 l’ottava potenza economica del mondo, avendo superato il Regno Unito, la Francia e l’Italia, scesa alla 12° posizione mondiale. (Farodiroma)
Lo status di partner prevede la partecipazione agli accordi economici e di cooperazione su specifici progetti d’interesse comune e anche la possibilità di essere invitati ai summit, senza, però, diritto di voto. (Italia Oggi)