Presunta violenza sessuale alla Scuola della Guardia di Finanza, pc e telefonini sotto la lente degli investigatori

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Il Capoluogo INTERNO

Indagini in corso per il caso di presunta violenza sessuale alla Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza, conferito l'incarico per l'estrazione dei dati di telefoni e pc degli indagati. Proseguono a ritmo serrato, ma nel più stretto riserbo, le indagini relative alla presunta violenza sessuale denunciata da un'allieva della Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza, per cui è indagato un capitano dello stesso corpo, difeso dagli avvocati Maria Leone e Cesare Placanica (Il Capoluogo)

Se ne è parlato anche su altri media

Episodi che poi sarebbero stati addirittura commentati all'interno di una chat WhatsApp nella quale era presente il presunto autore degli abusi, insieme con tre suoi parigrado. La denuncia di un'allieva della Scuola ispettori e sovrintendenti di Coppito, in Abruzzo, ha fatto scattare le indagini della Procura dell'Aquila che ha raccolto la testimonianza della giovane e aperto un fascicolo per violenza sessuale e maltrattamenti in concorso. (Tarantini Time Quotidiano)

Sarebbe stata violentata da un capitano della guardia di finanza, poi gli episodi sarebbero stati commentati in una chat WhatsApp. (MeridioNews - Edizione Sicilia)

Ha raccontato di essere stata violentata a casa del capitano e di essere stata convocata più volte nel suo ufficio. Episodi che poi sarebbero stati addirittura commentati all'interno di una chat WhatsApp nella quale era presente il presunto autore degli abusi, insieme con tre suoi parigrado. (leggo.it)

«Non hai i tatuaggi? Te lo lascio io il segno»: nelle chat degli ufficiali le molestie alle allieve della Guardia di Finanza

Gabriele Gravina, presidente FIGC, ha scritto una lettera che compare sulle pagine de “La Repubblica”. Di seguito il contenuto. Gravina: “Il calcio è di fronte ad un crocevia” (Terzo Tempo Napoli)

FORMIA – C’è anche un capitano della guardia di Finanza di Formia, di 30 anni, tra i quattro militari coinvolti nell’ambito di una delicatissima indagine della Procura ordinaria e di quella militare partita dalla denuncia di un’allieva finanziera della Scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza che si trova a Coppito, non molto lontano dall’Aquila, in Abruzzo. (Temporeale Quotidiano)

«Non hai i tatuaggi? Te lo lascio io il segno». In chat commentavano le loro presunte “conquiste”, giovani colleghe a loro subordinate, allieve nella Scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza de L’Aquila. (Repubblica Roma)