Elio Germano è Berlinguer nel film di Andrea Segre: "Un simbolo della fatica e della lotta per trasformare la società"

Elio Germano è Enrico Berlinguer nel film 'Berlinguer. La grande ambizione' di Andrea Segre, che apre la Festa del cinema di Roma e arriva in sala il 31 ottobre. Il film racconta il segretario del più importante Partito comunista del mondo occidentale - oltre un milione e settecentomila iscritti - nel corso di cinque anni fondamentali per la storia della Repubblica: dal 1973, l’attentato a Sofia dei servizi bulgari, fino all’assassinio, nel 1978, di Aldo Moro (la Repubblica)

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La perdita della madre a 14 anni, il poker a cui aveva imparato a giocare nei circoletti più malfamati di Sassari, la sua terra Natale, un corpo "scomposto" che raccontava un profondo "senso di inadeguatezza, la fatica e il peso della responsabilità verso gli altri" e l'ostinata ambizione (o illusione?) di una via italiana al comunismo, il sogno di unire tutte le forze popolari del paese per portare avanti un grande progetto riformista che nel compromesso storico con la Democrazia Cristiana aveva trovato (forse) la strada maestra. (Movieplayer)

Non è un caso, comunque, che la Mostra del Cinema di Roma si apra con La grande ambizione di Andrea Segre. Il cinema di questi anni si nutre di nostalgia, il rimpianto per un mondo andato in frantumi, una sorta di paradiso perduto dove tutto sembrava più vero e bene o male si viveva tra persone perbene. (il Giornale)

Elio Germano "La grande ambizione": Berlinguer ti vogliamo ancora bene (Today.it)

#RoFF19: Berlinguer – La grande ambizione, recensione del film di Andrea Segre

Elio Germano è il celebre leader del Partito Comunista Italiano nel film di apertura della 19° edizione della Festa del Cinema di Roma. (My Red Carpet)

“Sono emozionata perché per la prima volta vediamo papà interpretato da una grande persona e da un grande attore (Elio Germano, ndr). Io all’epoca in cui è ambientato il film ero già grande e ora mi aspetto di rivedere quegli anni, di vedere la passione, la dedizione e la identificazione totale con la causa”. (LAPRESSE)

Il segretario del Partito Comunista Italiano si era spento a soli 62 anni, lui, leader amatissimo che aveva guidato quello che allora era il più importante partito comunista del mondo occidentale, con un milione e 700mila iscritti e dodici milioni di elettori. (QUOTIDIANO NAZIONALE)