«Palestina libera, dal fiume al mare» il ritornello buono per ministri, politici, rettori

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Panorama ESTERI

Che la guerra scoppiata tra Israele e Hamas dopo l’operazione militare del 7 ottobre 2023 nel sud di Israele ha fatto riesplodere l’antisemitismo a livello globale con aggressioni fisiche, insulti e minacce nei media, profanazioni di luoghi di culto e cimiteri ebraici lo abbiamo più volte raccontato; ma che un ministro di un Paese membro dell’Unione Europea (in questo caso la Spagna), si potesse presentare in televisione per dire: «La Palestina sarà libera dal fiume al mare», fino a ieri era impossibile da immaginare ma è successo. (Panorama)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Ora l'Italia faccia lo stesso". (Fanpage.it)

Non una frase dal sen fuggita, ma la calorosa conclusione di un'orazione civica in cui «fare il minimo sindacale» - cioè riconoscere lo Stato di Palestina - è definito «insieme eroico e indispensabile». (Corriere della Sera)

Per questo non possiamo fermarci, la Palestina sarà libera, dal fiume al mare". (Tiscali Notizie)

"Abbiamo detto che vogliamo che ci sia un negoziato che porti a un mutuo riconoscimento tra Israele e lo Stato palestinese. Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev (Tiscali Notizie)

Madrid, 24 mag. - "Oggi celebriamo il riconoscimento dello Stato palestinese da parte della Spagna, ma non ci fermeremo qui. Continueremo a fare pressione in virtù della nostra responsabilità di governo per difendere i diritti umani e porre fine al genocidio del popolo palestinese. (Il Sole 24 ORE)

Lo ha fatto saper il ministero aggiungendo che la mossa è in risposta alle parole della vice premier spagnola Yolanda Diaz - contenute in un video sui suoi social - secondo cui la Palestina "dovrà essere libera dal fiume al mare". (Il Messaggero Veneto)