I farlocchi paradossi di Foglio e Domani quotidiano su Salvini e salvinismo
I farlocchi paradossi di Foglio e Domani quotidiano su Salvini e salvinismo Secondo il quotidiano Il Foglio diretto da Claudio Cerasa, Salvini è stato assolto ma il salvinismo no. Quando ci si sforza di essere troppo intelligenzi, si scade in fatui paradossi. I Graffi di Damato Tra i paradossi offerti dalle reazioni all’assoluzione con formula piena di Matteo Salvini dalle accuse di omissione d’atto di ufficio e sequestro di persone – avendone bloccato per una ventina di giorni nel 2019 da ministro dell’Interno lo sbarco da una nave spagnola che le aveva soccorse in mare col proposito di scaricarle in Italia e in nessun altro posto – il maggiore resta quello del leader leghista liberato, ancor più da quelle accuse, dalla prospettiva politicamente più comoda per lui di un condannato ingiustamente. (Start Magazine)
Ne parlano anche altri giornali
Matteo Salvini costituisce più di altri il simbolo negativo dei tempi assolutamente tristi e decadenti che l’Italia sta vivendo. Una sorta di milite noto del Terzo Millennio col Mediterraneo al posto del Piave e dei poveri migranti, in parte minorenni, al posto delle armate austro-ungariche. (Il Fatto Quotidiano)
“Un grande giurista italiano diceva che già il processo è la pena, io avevo un grande avvocato, che mi ha difeso per amicizia, ma chi finisce in tribunale e non ha migliaia di euro e viene condannato come fa?”, la domanda di Salvini dopo l’assoluzione a Palermo nel processo Open Arms. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Io ho sempre messo la faccia perché per me la trasparenza coi cittadini è una premessa necessaria per fare politica": Giuseppe Conte, ospite di Marianna Aprile e Luca Telese a In Onda su La7, lo ha detto dopo che Matteo Salvini lo ha accusato di non ricordare bene i fatti del 2019 per cui lui è finito sotto accusa. (Liberoquotidiano.it)
Carlo Nordio, Guardasigilli del governo Meloni, ex magistrato, il “terrore” delle Coop rosse e non solo, si accende una sigaretta e apre le porte del suo ufficio al ministero, in via Arenula. (ilmessaggero.it)
Se vale per i medici, gli ingegneri e praticamente tutte le altre categorie professionali, perché non deve valere anche per i giudici? Se lo chiede il centrodestra, all’indomani dell’assoluzione «perché il fatto non sussiste» per Matteo Salvini (ilmessaggero.it)
Ma dopo l’assoluzione per il caso Open Arms, il ministro delle Infrastrutture, sembra aver perduto i freni inibitori che non erano il suo forte neanche prima, invero: così, prima lascia intendere che adesso è pronto a tornare a “occuparsi di sicurezza”, cioè a fare il ministro dell’Interno. (GLI STATI GENERALI)