A sua immagine: la nuova Amministrazione Trump prende forma fra rischi e sorprese
Esiste un dato inconfutabile: Donald Trump non è lo stesso del 2016. E, lo si capisce, dalle prime nomine della sua imminente Amministrazione. Niente compromessi, nessuna nomina di cortesia e solo persone che rispondono direttamente a lui. È un Trump che viaggia spedito, con i paraocchi, voglioso di circondarsi solo di gente che sarà, prima di tutto, fedele a lui. Da Elon Musk e Vivek Ramaswamy all’Efficienza Governativa, a Kristi Noem alla Sicurezza Interna e Peter Hegseth alla Difesa, passando per le nomine storiche di Marco Rubio come Segretario di Stato – primo latino a ricoprire questo incarico – e di Susan Wiles come Capo dello Staff – prima donna – e, finendo, a quelle più controverse di Tulsi Gabbard come Direttrice dell’Intelligence e di Matt Gaetz come Procuratore Generale (l’equivalente del nostro Ministro delle Giustizia). (LaC news24)
Ne parlano anche altre fonti
Donald Trump lo chiamava "il piccolo Marco", per sfotterlo durante le primarie del 2016, e i due si erano ingaggiati in una disquisizione sull’altezza del senatore della Florida, la lunghezza delle mani del tycoon di New York, e il significato di tutto questo in relazione ad altri attributi dell’uomo. (la Repubblica)
Quale sarà la politica estera di Trump con Rubio e Waltz Con Rubio e Waltz, Trump sta avviando un riassetto della globalizzazione che metterà sotto pressione la Cina e i paesi emergenti. Il punto di Sergio Giraldo (Start Magazine)
Quando giurò per la prima volta a Washington da presidente, il 20 gennaio del 2017, Donald Trump portava con sé una differenza cruciale con i predecessori alla Casa Bianca: era il solo a non aver mai fatto politica, eletto a qualche carica o nelle istituzioni, o aver servito in divisa nelle forme armate. (la Repubblica)
Alcuni nomi sono già ufficiali, mentre altre caselle devono ancora essere riempite. Il tycoon sta preparando la squadra che lo affiancherà durante il suo secondo mandato alla Casa Bianca. (Sky Tg24 )
Tempesta di polemiche sulla decisione di nominare alla Giustizia il deputato della Florida Matt Gaetz. Elon Musk è stato posto al comando della commissione per l'efficienza governativa, che secondo il neo-eletto presidente potrebbe diventare il "progetto Manhattan" dei tempi moderni. (il Giornale)
Ieri sono arrivate nuove nomine in posizioni chiave dell’amministrazione, prima tra tutte l’ufficializzazione di Elon Musk alla guida del Department of Government Efficiency, che non rappresenta una nuova agenzia federale, visto che il ceo di Tesla lavorerà come consigliere del presidente. (ilmessaggero.it)