I pericoli di una nuova autarchia europea

Nella settimana passata l’Unione Europea ha preannunciato un nuovo programma, denominato Savings and Investments Union, con lo scopo di dare una connotazione operativa a quello della Capital Markets Union, lanciato ben 11 anni fa e finora restato lettera morta. La SIU riprende in buona sostanza le proposte contenute nei rapporti Draghi e Letta. Partendo dall’analisi della differenza tra risparmio e investimenti, mira scongelare i circa 11 triliardi di euro depositati nelle banche, per trasformarli, almeno in gran parte, in partecipazione al capitale di rischio delle imprese europee, allo scopo di stimolare la crescita economica del Vecchio Continente. (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altre testate
EFAMA sostiene il progetto della Commissione europea “L'Unione del risparmio e degli investimenti - Una strategia per promuovere la ricchezza dei cittadini e la competitività economica nell'UE” che secondo l'associazione europea del risparmio gestito rappresenta un passo importante verso lo sviluppo di mercati dei capitali nell'Unione europea. (Advisoronline)
Sin da quando nel settembre scorso Mario Draghi ha presentato il suo Rapporto sulla competitività, commissionatogli un anno prima dalla Commissione europea, Bruxelles ha acceso i fari sulla necessità di mobilitare i risparmi privati per finanziare con risorse sufficienti alcuni dei suoi progetti di rilancio dell’economia. (InvestireOggi.it)
Un passo dal nome ambizioso: «Unione dei Risparmi e degli Investimenti». È questo l'obiettivo principale del nuovo passo della Commissione per dare linfa alla competitività Ue. (Corriere della Sera)
Una delle strade per raccogliere capitali la consiglia il documento “Invest in Europe First”, realizzato da alcuni centri studi tra cui l’Istitut… (la Repubblica)
La stima arriva dalla Bce che ha analizzato i risparmi depositati presso le banche della Ue. Un tesoretto di 10mila miliardi. (Il Sole 24 ORE)
La Presidente della Commission e europea ha annunciato un piano per valorizzare i risparmi privati parcheggiati sui conti correnti orientandoli verso impieghi produttivi con possibili vantaggi fiscali e più risorse per l’Europa per affrontare le sfide epocali che l’attendono (FIRSTonline)