Ancona in lizza per summit di pace

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SALUTE

Ancona, città storica e culturalmente ricca, si propone come sede ideale per ospitare un summit di pace, grazie alla sua posizione privilegiata e alla sua capacità di accogliere eventi di dialogo internazionale. Durante il recente G7 Salute, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha sottolineato l'importanza di affrontare le sfide sanitarie con un approccio integrato, che tenga conto delle questioni ambientali, delle politiche di genere e delle misure repressive e securitarie.

Il vertice, svoltosi alla Mole Vanvitelliana, ha visto la partecipazione di delegazioni internazionali che, per due giorni e mezzo, hanno discusso di temi cruciali per la salute globale, distaccati dal resto della cittadinanza. Tuttavia, la città non è rimasta indifferente: la campagna "Not on my body" ha organizzato una serie di proteste e manifestazioni per mettere in luce un diverso discorso sulla salute, che non può prescindere dalle questioni sociali e ambientali.

Venerdì mattina, al cinema Azzurro, si è tenuta l'assemblea generale della campagna, durante la quale varie realtà sociali, associative e sindacali hanno contestato il G7 Salute, evidenziando la necessità di un approccio più inclusivo e sostenibile. La manifestazione "Street Parade - Smash repression", partita dal quartiere di Tavernelle e conclusasi al porto peschereccio del Mandracchio, ha visto la partecipazione di numerosi cittadini, che hanno sfilato tra carri, musica e balli, presidiati dalle forze dell'ordine.

Il G7 Salute ha lasciato un segno indelebile sulla città di Ancona, che ora guarda al futuro con la speranza di poter ospitare nuovi eventi di portata internazionale, continuando a promuovere il dialogo e la cooperazione tra i popoli.