Wall Street vira in netto calo, Dj -1,25%, Nasdaq -0,83%
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Dopo un'apertura in altalena Wall Street è vira in deciso calo con gli investitori che digeriscono i dazi di Donald Trump sull'acciaio e l'alluminio del Canada. Il Dow Jones perde l'1,25% a 41.384,34 punti, il Nasdaq cede lo 0,83% a 17.325,52 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno l'1,02% a 5.552,06 punti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ne parlano anche altri giornali
I future dei principali indici azionari statunitensi registrano rialzi minimi. Nel dettaglio, il derivato sul Dow Jones e quello sull’S&P500 guadagnano lo 0,1%. (SoldiOnline.it)
Gli investitori attendono con ansia i report economici nei prossimi giorni sul mercato del lavoro, sull’indice dei prezzi al consumo e sull’indice dei prezzi alla produzione. Wall Street apre la seduta poco mossa. (Milano Finanza)
Sembra che l’entusiasmo della «rivoluzione Maga» si stia un po’ spegnendo e stia cedendo alle ritorsioni dei Paesi avversari, alla sfiducia delle borse e da ultimo alla paura di una recessione, che neppure Donald Trump ha voluto escludere. (ilmessaggero.it)

Un semplice “momento Lagarde” (la presidente della Bce nel 2020 fece esplodere lo spread con le sue dichiarazioni) o un’inversione a U del pilota dell’economia? Alla Casa Bianca è alta tensione mentre a Gedda si tratta sulla pace in Ucraina e in Groenlandia si vota. (AGI - Agenzia Italia)
Secondo McElligott, la Casa Bianca potrebbe mirare a un raffreddamento dell’economia con l’obiettivo di frenare l’inflazione, spingere la Fed a un ciclo di tagli dei tassi e, nel lungo periodo, indebolire il dollaro per favorire l’export e rilanciare la manifattura americana. (Industria Italiana)
NEW YORK Mentre Donald Trump, fra annunci e ripensamenti, continua a dare segnali contrastanti, le borse mondiali rispondono con vendite massicce e crolli che non si vedevano da anni: ieri Wall Street non è riuscita a rimbalzare del tutto e ha avuto una giornata piatta di rialzi e ribassi, segno di confusione e di difficoltà nel comprendere l’azione del governo Trump che spaventa con i dazi e con l’incertezza sull’economia. (ilmessaggero.it)