Netanyahu, insulti all'Onu fra le proteste: "Siete una palude antisemita". Poi l'inferno di fuoco a Beirut
E' finita malissimo. Con gli insulti del premier israeliano all'Onu durante il suo discorso all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, intere delegazioni che lasciavano la sala per protesta prima ancora che cominciasse a parlare. E poi l'ordine di bombardare in modo massiccio Beirut, spianando sei palazzi in un inferno di fuoco, grida e polvere, prima di lasciare anticipatamente New York. Nella Mela si è consumato lo strappo più eclatante e doloroso fra Tel Aviv e gli "alleati", uno sfregio anche per gli Usa che si sono visti sbattere in faccia la porta che, con la Francia di Macron, tentavano di aprire ad una tregua. (Tiscali Notizie)
Su altre fonti
A poche ore dalla notizia dell'uccisione del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, il comandante dell'Idf Herzi Halevi spiega la tempistica dell'operazione e assicura: "Siamo determinati a continuare a distruggere l’organizzazione terroristica Hezbollah e a continuare a combattere. (La Stampa)
PUBBLICITÀ Poche ore dopo che sia Israele che Hezbollah hanno confermato la morte di Hassan Nasrallah, leader del gruppo militante islamico, il portavoce dell'esercito israeliano, Roni Kaplan, ha parlato con Euronews da Tel Aviv di una giornata intensa e "molto importante" per lui. (Euronews Italiano)
Fra i morti ci sarebbe la figlia Zainab. Una fonte vicina a Hezbollah ha riferito che il leader del gruppo, Hassan Nasrallah, non è raggiungibile dopo il massiccio raid aereo di Israele ieri sera sulla periferia sud di Beirut, dove è situato il quartier generale del movimento. (ilmessaggero.it)
La notizia è ovviamente in corso di aggiornamento. Tuttavia è da ieri sera, dopo il via libera di Netanyahu all’attacco sul Libano, che si rincorrono le voci del suo decesso. Le bombe di Tel Aviv, in fondo, avevano raso al suolo il quartier generale di Hezbollah e fonti libanesi confermavano che erano stati persi i contatti col leader sciita. (Nicola Porro)
Roma, 28 set. - I libanesi piangono la morte del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, ucciso in un attacco aereo israeliano nella periferia meridionale di Beirut. Molti si sono ritrovati a pregare, in lutto, fuori dalla Moschea Mohammad Al-Amin della capitale libanese dopo che Hezbollah ne ha confermato l'uccisione. (Il Sole 24 ORE)
– L’obiettivo di Tel Aviv è una ”pax israeliana”, con Gaza ridotta ad un protettorato senza più una significativa presenza militare di Hamas e il Libano con una Hezbollah depotenziata e non più punta di lancia del fondamentalismo degli ayatollah iraniani. (QUOTIDIANO NAZIONALE)