Frodi fiscali: 47 misure cautelari, sequestro beni per 520 milioni di euro
Associazione per delinquere finalizzata alle frodi fiscali e al riciclaggio aggravata dal metodo mafioso, è questa l’accusa di cui dovranno rispondere 47 persone individuate dagli investigatori della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza coordinati dalla Procura europea (Eppo). I provvedimenti restrittivi emessi dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano, riguardano trentaquattro persone finite in carcere, nove agli arresti domiciliari e quattro sottoposte a misure interdittive per evasione dell’Iva intracomunitaria nel commercio di prodotti informatici e al riciclaggio dei relativi profitti. (Poliziamoderna.it)
Ne parlano anche altri giornali
Mega evasione Iva e riciclaggio, 47 misure da Lombardia a Sicilia 14 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
I magistrati della Procura europea degli uffici di Milano e Palermo hanno scoperto un'organizzazione criminale che avrebbe messo a segno una maxi evasione dell'Iva. Il gip della città lombarda ha disposto 47 misure cautelari; in tutta Europa gli indagati sono oltre 200, le società coinvolte 400 e i milioni di euro sequestrati 520. (La Repubblica)
Complessivamente sono state eseguite, su richiesta del gip lombardo, 47 misure cautelari personali, sequestri di beni, valori e denaro per 520 milioni di euro e ricostruite false fatturazioni per 1,3 miliardi di euro. (l'Immediato)
I magistrati della Procura europea degli uffici di Milano e Palermo hanno scoperto un'organizzazione criminale che avrebbe messo a segno una maxi-evasione dell'Iva. Il gip della città lombarda ha disposto 47 misure cautelari; in tutta Europa gli indagati sono oltre 200, le società coinvolte 400 e i milioni di euro sequestrati 520. (La Stampa)
Le indagini sono state coordinate dai sostituti Gery Ferrara, Amelia Luise, Giordano Baggio, Sergio Spadaro e Gaetano Ruta che coinvolge varie città d’Italia, soprattutto Milano, Roma e Napoli, e anche diversi Paesi. (BlogSicilia.it)
Si tratta di due realtà attive da molti anni nel settore della distribuzione di prodotti informatici (componenti elettronici, computer e smartphone) che, partecipando al complesso meccanismo della frode caroselloo, avrebbero favorito anche alcuni clan camorristici come i Di Lauro e i Nuvoletta. (LegnanoNews.com)