Morti, feriti, chilometri quadri rubati e soldi bruciati: i mille giorni di guerra in Ucraina spiegati con i numeri
Il 19 novembre è l’anniversario dei mille giorni dal 24 febbraio 2022, quando ha avuto luogo l’invasione dell’esercito della Federazione Russia in Ucraina. Mille giorni (ossia 2 anni, 8 mesi, e 26 giorni) in cui è accaduto di tutto: dal tentativo russo di conquista (mancata) di Kiev, alle stragi di civili (vedi il caso della cittadina ucraina di Bucha con circa 300… (L'HuffPost)
La notizia riportata su altri media
Ed è anche alla luce di tutto questo, del suo umore rivolto al cancelliere tedesco (ma non solo), che va letta la nota ufficiale del G7 licenziata all’improvviso e con un incipit riven… RIO DE JANEIRO. (La Stampa)
«Per vari motivi, comporre le nostre brigate con persone addestrate, rifornirle ed equipaggiarle con armi, sono processi che ora vanno a rilento. Ha spiegato in un'intervista a Radio Ucraina, ripresa da altri media ucraini - non può avvenire finché le brigate di riserva sono a corto di personale in armi ed equipaggiamento. (Corriere del Ticino)
Ed è per questo che, se Kiev e Volodymyr Zelensky soffrono, Mosca e Vladimir Putin non possono guardare al futuro, in particolare oltre l'orizzonte di 12-18 mesi, con eccessiva fiducia. La Russia avanza, l'Ucraina è in difficoltà. (Adnkronos)
Un vigile del fuoco lavora sul luogo di una casa colpita da un attacco di droni russi a Mykolaiv, Ucraina. (Il Sole 24 ORE)
In volo ha limato i brevi interventi che dovrà tenere ai tavoli del G20 ed esaminato il dossier Ucraina, dopo la vittoria di Donald Trump e la mossa «pacifista» del cancelliere tedesco uscente. Scalo tecnico a Capo Verde per fare il pieno di carburante all’aereo di Stato e per parlare del «possibile contributo della comunità italiana» al turismo locale con il ministro dell’arcipelago, Carlos Santos. (Corriere Roma)
Pensavano di farla finita in tre giorni. Dalle parti del Cremlino non avevano fatto i conti con l'orgoglio degli ucraini, con la forza e il coraggio di un Paese di resistere anche contro un avversario più forte. (il Giornale)