Filippo Bernardini alias “Il collezionista di manoscritti”: chi è l’italiano accusato di rubare i libri prima della pubblicazione

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Una figura che più di una volta era riuscita a procurarsi i libri prima della loro uscita senza poi farci niente.

Nessuno spoiler nei siti specializzati, nessun tentativo di rivendita nel dark web, nessuna azione per sabotare il lancio del volume.

Ora infatti è accusato di frode telematica e furto aggravato di identità: rischia fino a 20 anni di carcere

Nell’agosto 2021 Reeves Wiedeman e Lila Shapiro del New York Magazine hanno firmato The Spine Collector, un’inchiesta su un collezionista di manoscritti. (Open)

Ne parlano anche altre fonti

L’arresto, scrive ancora The Guardian, potrebbe aver messo fine a un mistero che ha agitato il mondo letterario da cinque anni, durante i quali sono stati presi di mira centinaia di manoscritti inediti E’ accusato di frode telematica e furto di identità aggravato in un Tribunale distrettuale di New York. (www.quotidianodellumbria.it)

Non che poi lui a questa malefatta ne aggiungesse altre, tipo ricattare gli scrittori o “rubare” loro quello che avevano scritto. Quel volantino ha fatto la nostra storia e dunque marchiato il percorso delle nostre anime (L'HuffPost)

L'uomo, per l'Fbi che conduce da anni l'inchiesta, avrebbe "impersonato, defraudato e tentato di frodare centinaia di individui" riporta The Guardian, per ottenere lavori inediti e bozze di libri. Bernardini, che ha lavorato per l'editore britannico Simon & Schuster, è stato accusato di frode telematica e furto di identità aggravato in un Tribunale distrettuale di New York. (LA NAZIONE)

Bernardini, coordinatore all’ufficio diritti del colosso editoriale Simon & Schuster UK, è originario di una famiglia molto nota ad Amelia e la notizia ha fatto subito il giro del Comune ternano e della Provincia. (TuttOggi)

Sarebbe lui il ladro di romanzi, lui che ha ingannato premi Pulitzer e scrittori internazionali di mezzo mondo, facendosi inviare, con l’inganno, i loro manoscritti prima che fossero pubblicati. «Un tipo geniale e irrequieto», lo descrive la sua migliore amica di quei tempi, che non accetta la pubblicazione del nome. (ilmessaggero.it)

Secondo le indagini, Bernardini rubava bestsellers inediti da cinque anni. Secondo l’accusa, per mettere le mani sui manoscritti, il signor Bernardini avrebbe inviato e-mail impersonando persone reali che lavorano nel settore dell’editoria utilizzando indirizzi e-mail falsi e nomi di dominio leggermente modificati. (Fidelity News)