Report e l’inchiesta sull’eredità Agnelli, tra Lapo, John e Ginevra Elkann? Ecco cosa sappiamo delle rivelazioni su Dicembre ed Exor…
La faida sull’eredità di Gianni Agnelli torna al centro dell’attenzione con le anticipazioni del programma Report, che ha sollevato dubbi sulla legittimità della compravendita delle quote della Dicembre, la cassaforte dell’impero Agnelli. I fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, attuali proprietari delle quote, hanno risposto con fermezza: “Gli atti del 19 maggio 2004 sono stati validamente sottoscritti con autentica notarile e sono validi. (MOW)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Ha confessato John o Jaki che dir si voglia (sempre Mister Fiat è) riguardo a mamma Margherita Agnelli che, dopo la fine del primo matrimonio che generò tre figli, ella si unì a un nobile russo, e per adeguare i piccini di 6 (John), 5 (Lapo), 3 anni (Ginevra) cercò in ogni modo di trasformarli in piccoli russi ortodossi (il Giornale)
Ma mancherebbe l’originale dell’atto di compravendita, e il conto della Gabriel Fiduciaria da cui sarebbe dovuto partire il pagamento era stato chiuso due giorni prima, il 17 maggio 2004, come dimostrerebbe un documento che mostrerà questa sera la trasmissione Report. (Corriere della Sera)
L’eredità contesa di Marella Caracciolo, la consorte dell’avvocato Gianni Agnelli. (Rai Storia)
In merito alla trasmissione di Report di domenica 29 dicembre sulla vicenda Dicembre e i fratelli Elkann, fonti legali vicino a Margherita Agnelli precisano che: «Aspettiamo con interesse di vedere cosa i giornalisti di Report manderanno in onda, ma vogliamo sottolineare che sino ad oggi non è stato rinvenuto alcun originale delle tre scritture del 19 maggio 2004 ma solo varie fotocopie e tutte differenti tra loro. (Corriere della Sera)
Una firma, quella di Marella Caracciolo vedova di Gianni Agnelli, che secondo il perito della Procura di Torino, Silvia Benini, «potrebbe essere stata falsificata», sia pure con «un grado solo possibilistico». (Calcio e Finanza)
Di cosa si tratta? Il 19 maggio 2004, Marella Caracciolo vendette per 80 milioni ai nipoti John (circa 1%), Lapo (20%) e Ginevra Elkann (20%) la sua quota (poco più del 40%, mantenendo l’usufrutto) della holding che fu del marito Gianni Agnelli (Corriere della Sera)