Normative green e innovazione tecnologica, arrivano cassa integrazione e licenziamenti

Normative green e innovazione tecnologica, arrivano cassa integrazione e licenziamenti
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
TGR Lombardia ECONOMIA

Normative green e innovazione tecnologica mettono a dura prova anche l'industria lombarda. La Codevo, storica azienda produttrice di componentistica per caldaie, ha annunciato la cassa integrazione a zero ore per i 59 dipendenti rimasti negli stabilimenti di Marudo e Vidardo, nel Lodigiano, dopo i recenti 34 licenziamenti. Martedì l'assemblea dei lavoratori con i sindacati che dichiarano la propria contrarietà all'iniziativa aziendale, sottolineando che la cassa integrazione ordinaria non è sufficiente. (TGR Lombardia)

Su altri media

Con la stessa email, in una manciata di righe, il datore di lavoro si è complimentato per la loro serietà e professionalità e ha comunicato che presto verranno licenziati: al... (Virgilio)

“Vi comunichiamo - ha scritto la multinazionale svizzera - che la società deve procedere, nel minor tempo possibile, alla cessazione delle attività presso le unità produttive di San Giuliano Milanese e Fizzonasco ed alla conseguente risoluzione dei rapporti di lavoro con gli attuali lavoratori”. (IL GIORNO)

L’allerta è stata lanciata dalla Fiom Cgil. "Il 10 ottobre - fanno sapere dal sindacato - senza alcun preavviso, l’azienda ha avviato una procedura per cessazione di attività che recita: Vi comunichiamo che la società deve procedere, nel minor tempo possibile, alla cessazione delle attività presso le unità produttive di San Giuliano Milanese e Fizzonasco e alla conseguente risoluzione dei rapporti di lavoro con gli attuali lavoratori". (IL GIORNO)

La multinazionale che (all’improvviso) licenzia tutti i 150 dipendenti e chiude a Milano

Di fronte all’avvio della procedura di licenziamento collettivo, i lavoratori si sono subito riuniti in uno sciopero annunciando nuove iniziative di mobilitazione. (Il Cittadino)

Poi, qualche manciata di righe più in basso, la doccia fredda. «Vi comunichiamo che la società deve procedere, nel minor tempo possibile, alla cessazione delle attività presso le unità produttive di San Giuliano Milanese e Fizzonasco ed alla conseguente risoluzione dei rapporti di lavoro con gli attuali lavoratori». (Corriere Milano)

La multinazionale svizzera, che opera nel settore della progettazione e produzione di macchine per l’automazione industriale e conta 3mila dipendenti in 40 sedi nel mondo, ha comunicato ai lavoratori l’intenzione di cessare ogni attività nei due capannoni. (MilanoToday.it)