Concordato preventivo, sanatoria senza sanzioni e interessi sui redditi 2018-2022
L'adesione al concordato preventivo biennale per il 2024-2025 rappresenta di fatto una sanatoria per le partite Iva che abbiano evaso il Fisco nel periodo 2018-2022. Lo prevede un emendamento di maggioranza al decreto Omnibus approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze del Senato. Il testo è stato firmato da Fausto Orsomarso di Fratelli d’Italia, Massimo Garavaglia della Lega e Dario Damiani di Forza Italia e interessa una potenziale platea di 4,5 milioni di lavoratori autonomi e partite Iva che potranno regolarizzare le somme evase nel periodo considerato con uno sconto sulle imposte, nessuna sanzione e zero interessi legali. (QuiFinanza)
Ne parlano anche altre fonti
Tanto prima o poi un condono arriva”. “Nel dubbio, non pagare le tasse. (Avvenire)
Arriva il condono 2025, scudo fiscale per gli anni 2018-2022, nel concordato preventivo biennale (la novità fiscale più importante). Il relativo emendamento è stato approvato al decreto Omnibus. Ora passa la palla al Senato: dovrà esserci la conversione in legge entro l’8 ottobre 2024. (Quotidiano di Sicilia)
Dopo essere stato approvato in Commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato, l’emendamento relativo all’introduzione del “super ravvedimento” a favore dei contributi ISA supera anche l’esame dell’Aula. (Fiscal Focus)
Il D.d.l. di conversione del Decreto “Omnibus” (D.L. n. 113/2024) ha ottenuto l’ok delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato e nella giornata odierna, 1° ottobre, verrà votata la fiducia. (MySolution)
Arrivati all’ultimo mese a disposizione delle partite IVA per valutare pro e contro del patto con il Fisco, la previsione di un ravvedimento speciale dal 2018 al 2022 punta a rendere più conveniente la firma delle proposte dell’Agenzia delle Entrate. (Informazione Fiscale)
Il decreto Omnibus, con tanto di sanatoria fiscale per gli anni 2018-22, passerà oggi al Senato col voto di fiducia, chiesto ieri in aula dal governo. Una scelta obbligata per tagliare i tempi della discussione, visto che il testo va approvato entro l’8 ottobre e ancora deve andare alla Camera per il via libera definitivo, che arriverà anche questo quasi certamente col voto di fiducia. (Corriere della Sera)