Licenziamenti in massa per Michelin e Auchan

La produzione sarà fermata dall’11 novembre e verrà avviata la discussione coi sindacati sulle misure di sostegno. Il gruppo Michelin annuncia anche che accantonerà, con il bilancio 2024, 330 milioni di euro. “Tutti i dipendenti colpiti beneficeranno di un sostegno individuale per aiutarli a costruire un nuovo futuro” assicura la storica azienda transalpina. Alcuni potranno accedere al pensionamento anticipato, altri potrebbero scegliere un sostegno per i trasferimenti interni o essere ricollocati e, secondo la società, questa sarà la soluzione per la maggior parte con “un indennizzo per eventuali gap retributivi fino a 400 euro lordi al mese per tre anni”. (RSI.ch Informazione)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Lo conferma la stessa azienda, la quale ha detto che "non è stato possibile preservare la redditività dei due stabilimenti" sotto il peso del "peggioramento della competitività dell'Europa, in particolare a causa dell'inflazione e dell'aumento dei prezzi dell'energia". (Auto.it)

Nel giro di poche ore due colossi come Schaeffler e Michelin hanno annunciato importanti sforbiciate ai loro organici. La crisi dell’auto ora spaventa anche le catene che ruotano attorno alle quattroruote. (Il Fatto Quotidiano)

"Questa è la risposta dell'azienda al difficile contesto di mercato, alla crescente concorrenza globale e alla continua trasformazione, in particolare nel settor… Il fornitore automobilistico tedesco Schaeffler ha annunciato la soppressione di 4.700 posti di lavoro in Europa e la chiusura di due stabilimenti. (L'HuffPost)

Michelin chiude due fabbriche: quasi 1.300 dipendenti senza lavoro

La chiusura è stata attribuita a problemi strutturali del mercato degli pneumatici, principalmente dovuti alla concorrenza dei produttori asiatici low-cost e al peggioramento della competitività europea legato ai rincari energetici. (Tom's Hardware Italia)

La direzione del produttore francese lo ha annunciato ai 1.254 dipendenti dei due stabilimenti nella Francia occidentale, che temevano la decisione da diverse settimane. Roma, 5 nov. (il Dolomiti)

L'azienda ha spiegato che c'è stato un "crollo" delle vendite di pneumatici per camion e furgoni e che di conseguenza "non è stato possibile preservare la redditività dei due stabilimenti" sotto il peso del "peggioramento della competitività dell'Europa, in particolare a causa dell'inflazione e dell'aumento dei prezzi dell'energia". (EuropaToday)