Concesso il suicidio assistito a un paziente lombardo: è il decimo caso in Italia

A cura di Giorgia Venturini 12 (immagine di repertorio) Un paziente in Lombardia potrà accedere al suicidio assistito. Si tratta del decimo caso in Italia: l'uomo ha una condizione patologica irreversibile e per questo gli sono stati riconosciuti i quattro criteri previsti dalla Corte Costituzionale dopo la sentenza sul caso di dj Fabo. A darne al notizia è stata l'associazione Luca Coscioni nello stesso giorno in cui la proposta di legge di iniziativa popolare sul suicidio assistito verrò discussa anche nel Consiglio regionale lombardo. (Fanpage.it)

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Con 43 voti favorevoli, 34 contrari e nessun astenuto, il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato oggi martedì 19 novembre la pregiudiziale sulla legittimità costituzionale in merito al progetto di legge sul fine vita presentato dal comitato Liberi Subito e dall'associazione Luca Coscioni. (Fanpage.it)

Attesa per il voto in consiglio regionale sul fine vita

Il Consiglio regionale lombardo, esprimendosi con un voto segreto a maggioranza, ha deciso nella seduta odierna di “non trattare” il progetto di legge di iniziativa popolare relativo a “procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito”. (varesenews.it)

E’ bastato fare pochi calcoli per accorgersi che nel voto a scrutinio segreto dell’Aula del Consiglio regionale lombardo sulla trattazione del progetto di legge sul fine vita, qualcuno della maggioranza (composta da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Noi moderati) ha votato in dissenso dal proprio gruppo e cioè contro la pregiudiziale proposta da Matteo Forte (FdI). (La Stampa)

Anche Marco Cappato in aula per la seduta del consiglio regionale che discuterà della legge di iniziativa popolare sul fine vita. Con il voto sulla pregiudiziale di costituzionalità chiesta dalla maggioranza, che rinvierebbe la competenza sul tema al parlamento, in attesa di una legge nazionale. (TGR Lombardia)