ANSO contro la web tax

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Il Capoluogo ECONOMIA

ANSO contro la web tax: “La norma sull’imposta sui servizi digitali è sbagliata”. L’Associazione Nazionale Stampa Online ANSO, in rappresentanza di tutte le testate di informazione locale e di tutti i propri iscritti chiede una modifica della norma sull’imposta sui servizi digitali. La proposta inserita nella Legge di Bilancio 2025 intende ampliare la platea dei soggetti destinatari dell’imposta sui servizi digitali, cancellando il precedente limite quantitativo di 5,5 mil di euro di volume d’affari annuo. (Il Capoluogo)

Ne parlano anche altri giornali

Roma, 25 Ottobre 2024 «La decisione del Mef» di istituire una web tax «ha un suo fondamento dal punto di vista finanziario ma io personalmente avrei fatto qualche ragionamento in più e credo che il ministro Giorgetti stia valutando una sorta di progressione di tassazione». (Agenparl)

Ma con l’allargamento della web tax e l’innalzamento della tassazione sulle cripto-attività dal 26% al 42% i morti che parlano rischiano di essere due: i consumatori e le aziende più innovative. "E io pago", come diceva Totò in 47 morto che parla. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

I timori sulla nuova "web tax" all'italiana si fanno sempre più fondati dopo la decisione del governo Meloni di modificare l'imposta sui servizi digitali, introducendo nella bozza della manovra una vera e propria norma "stanga-imprese". (Today.it)

Enrico Terrinoni, fiuggino di origine, è tra i destinatari del prestigioso Presidential Distinguished Service Award 2024, onorificenza internazionale conferita dal Presidente della Repubblica irlandese per eminenti meriti in campo culturale, e in particolare per il contributo alla diffusione del patrimonio letterario irlandese all’estero. (Frosinone News)

Da una parte c’è quella dell’informazione dei giornali che vede inaspettatamente estendere e applicare anche a loro una web tax sui servizi digitali legati alla pubblicità targetizzata, dall’altra c’è il comparto librario stupito non da qualche provvedimento ma dall’assenza di qualsiasi provvedimento per il rilancio del settore in un paese con l’indice di lettura tra i più bassi d’Europa. (Italia Oggi)

Preoccupazione da parte della Cna per la proposta governativa di estendere la "web tax" a tutte le imprese italiane che operano nel settore digitale, senza più limiti di fatturato. "Si rischia di pregiudicare le startup e lo sviluppo del settore – spiega il presidente di Cna Digitale, Nicola Ciulli –. (il Resto del Carlino)