Mauritius indice le elezioni legislative per il 10 novembre

Mauritius indice le elezioni legislative per il 10 novembre
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Il Messaggero Veneto ESTERI

Mauritius terrà le elezioni legislative il 10 novembre. Lo ha annunciato oggi la presidenza, all'indomani dell'accordo storico per la restituzione da parte della Gran Bretagna delle Isole Chagos alla Repubblica di Mauritius. L'ufficio del presidente Prithvirajsing Roopun ha annunciato che il Parlamento verrà sciolto immediatamente e che i candidati dovranno essere nominati entro il 22 ottobre e che il 10 novembre si voterà. (Il Messaggero Veneto)

La notizia riportata su altri giornali

Il Regno Unito, che controlla la regione dal 1814, nel 1965 ha staccato le isole Chagos da Mauritius – ex colonia divenuta indipendente tre anni dopo – per creare il Territorio britannico dell’Oceano Indiano. (Rivista Africa)

Le isole Chagos facevano parte del Regno Unito dal 1814, quando la Francia le cedette ai britannici insieme all’isola di Mauritius. Ma se quest’ultima ha guadagnato la sua indipendenza nel 1965, le Chagos hanno avuto un destino diverso. (Londra, Italia)

Africa ExPress Dopo quasi due anni di intensi negoziati, il Regno Uniti e la Repubblica di Mauritius hanno finalmente trovato un accordo politico storico sulla sovranità dell’arcipelago delle isole Chagos (Africa Express)

Regno Unito, Londra riconosce la sovranità di Mauritius sulle Isole Chagos

A sorpresa, il Regno Unito di Keir Starmer ha deciso di cedere a Mauritius la sua ultima colonia africana, le isole Chagos, al centro di una contesa lunga oltre mezzo secolo nell’Oceano Indiano. (la Repubblica)

Il Regno Unito ha messo fine a una disputa pluridecennale con le Mauritius sull'arcipelago delle Chagos, nell'Oceano Indiano. Un “accordo storico” o una “giornata indimenticabile” nelle dichiarazioni dei due governi, con la sovranità delle Mauritius sulle isole, ma con la sovranità del Regno Unito sulla base militare (in comune con gli Stati Uniti) dell'isola principale di Diego Garcia. (L'HuffPost)

E' quanto si legge in un comunicato del Foreign Office, in cui si parla di «accordo storico». (ilmessaggero.it)