Netanyahu, la civiltà del bombardiere

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Il discorso sulla pace che Benyamin Netanyahu ha letto ieri alle Nazioni unite non è terminato quando è sceso dallo scranno più alto del pianeta. Ma un’ora dopo, quando una serie di esplosioni senza precedenti ha ridotto in macerie sei palazzi a Beirut città, seppellendo un numero imprecisato di persone e terrorizzando un popolo intero. Poco prima che Netanyahu salisse su quello scranno all’Onu, a Berlino il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella diceva che «la pace non significa sottomissione e abbandono dei principi di dignità di ogni Stato e del diritto internazionale». (il manifesto)

Su altre testate

Netanyahu definisce le Nazioni Unite "una palude antisemita" mentre alcune delegazioni lasciano l’aula. (la Repubblica)

Nella Mela si è consumato lo strappo più eclatante e doloroso fra Tel Aviv e gli "alleati", uno sfregio anche per gli Usa che si sono visti sbattere in faccia la porta che, con la Francia di Macron, tentavano di aprire ad una tregua. (Tiscali Notizie)

E, poche ore dopo, un bombardamento israeliano sul quartier generale di Hezbollah a Beirut, apparentemente con lo specifico obiettivo di uccidere il leader dell’organizzazione islamista filoiraniana, lo sceicco Hassan Nasrallah, che secondo i suoi collaborato… (la Repubblica)

Bibi all’Onu:«Vogliamo pace». Poi ordina i bombardamenti

È un Benjamin Netanyahu d&rs… (L'HuffPost)

Non c'è posto in Iran che l'esercito israeliano non possa raggiungere e questo è vero per tutto il Medioriente". "Ho un messaggio per i tiranni dell'Iran, se ci colpite vi colpiremo. (il Giornale)

Ancora non si era spenta l’eco del suo discorso, quando si è diffusa la notizia dei bombardamenti israeliani a Beirut. Mentre Netanyahu lasciava il Palazzo di vetro, abbandonando a metà il briefing a cui stava partecipando, per andare a seguire l’attacco, il suo ufficio ha diffuso una foto in cui lo si vede ritratto accanto al suo segretario militare e capo di Stato maggiore, mentre dalla camera del suo hotel a New York approvava l’attacco aereo sul quartier generale di Hezbollah. (il manifesto)