Il primo segnale di Stellantis: revocati i 400 licenziamenti
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Il presidio permanente presso lo stabilimento Stellantis di Pomigliano - Ansa Il primo segnale del dopo-Tavares è arrivato. Timido, provvisorio, precario, ma abbastanza forte da cambiare il Natale di circa 400 lavoratori dell’indotto Stellantis. Rinnovando le commesse di un anno, il gruppo crea le condizioni per revocare le lettere di licenziamento. Tira un sospiro di sollievo anche il governo, assediato dalla vertenza dell’automotive, anche se ora va affrontato in modo strutturale il nodo delle produzioni italiane a breve e medio termine. (Avvenire)
Se ne è parlato anche su altri giornali
A rischio c’erano circa 250 posti di lavoro, dopo la decisione di Stellantis di interrompere la commessa con Trasnova, azienda logistica che opera in monocommittenza con la casa automobilistica. (il manifesto)
Salvi i 97 posti di lavoro di Trasnova, la società che si occupa della logistica delle vetture sui piazzali delle fabbriche di Pomigliano d’Arco, Melfi, Cassino e Mirafiori, e quelli delle altre aziende in subappalto, Logitech e Tecnoservice: altri 152 addetti tirano il fiato. (la Repubblica)
Urso, spero sia inizio nuovo percorso Stellantis "Lo stop ai licenziamenti annunciato da Transnova e il rinnovo della commessa di Stellantis rappresentano un segnale concreto di responsabilità in un momento cruciale per il settore automobilistico. (Italia Oggi)
Lo stabilimento Stellantis di Pomigliano d'Arco prova a tornare alla normalità. Da giovedì, infatti, riparte la produzione dopo lo stop forzato dettato dal presidio dei lavoratori Trasnova, che hanno impedito i rifornimenti. (Ottopagine)
L’8 dicembre 2024, i lavoratori della Trasnova, la società in subappalto presso lo stabilimento Stellantis di Pomigliano d'Arco, hanno organizzato un presidio per protestare contro la mancata conferma della loro commessa, che scadrà il 31 dicembre. (ROMA on line)
«Il ritiro delle lettere di licenziamento Trasnova è un risultato straordinario, frutto del lavoro del Governo Meloni e del ministero delle Imprese e del Made in Italy, guidato dal ministro Adolfo Urso». (Civonline)