Svelato il presepe di Grado in Vaticano: «Si racconta il senso di comunità»

La natività è raccontata dai casoneri di inizio Novecento. Cerimonia con l'accensione del grande albero di Natale. Si è acceso sulle note di Bianco Natal, eseguita dalla banda della gendarmeria del Givernatorato della Città del Vaticano, l’abete donato dalla città di Ledro, in Trentino, e che fino a inizio 2025 farà bella mostra di sé in Piazza San Pietro, in Vaticano. Accanto a esso il presepe realizzato dalla comunità di Grado con quaranta volontari che si sono messi in gioco per realizzare la natività all’interno dell’ambiente lagunare. (Il Goriziano)

Ne parlano anche altre testate

Il vicepresidente ha partecipato all'inaugurazione dell'opera in piazza San Pietro a Roma Città del Vaticano, 7 dic - "L'intero Friuli Venezia Giulia è orgoglioso per il meraviglioso presepe di Grado allestito in piazza San Pietro a Roma. (ilgazzettino.it)

"Con grande gioia, emozione e incredulità abbiamo atteso questo momento, un evento nei cuori da tempo. "Un grande viaggio di comunità", le parole di Renato Girardi, sindaco di Ledro. (il Dolomiti)

CITTA' DEL VATICANO. E' stato inaugurato poco fa in Piazza San Pietro il presepe offerto da Grado, in provincia di Gorizia, ed è stato illuminato il maestoso abete rosso, alto 29 metri,... (Virgilio)

Credo sia un onore per il Trentino che l’albero di Natale in piazza San Pietro provenga dalle nostre montagne“. “Oggi si è visto tanto orgoglio, tanta passione e tanto senso di comunità. (LAPRESSE)

Presenti le delegazioni provenienti dalla due città donatrici, da Regione Friuli e Provincia autonoma di Trento, oltre ai rispettivi arcivescovi La cerimonia è stata presieduta dal cardinale Fernando Vérgez Alzaga, presidente del Governatorato, e suor Raffaella Petrini, segretario generale. (Vatican News - Italiano)

“La laguna riprodotta in questa Natività – ha spiegato Antonio Boemo, anima e organizzatore del progetto gradese – riporta uno spaccato della vita del primo Novecento, quando gli isolotti erano abitati da centinaia di persone che vivevano in povertà soltanto di pesca. (Il Friuli)