ISRAELE - Noa Argamani saluta sua madre per l’ultima volta

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Guerra tra Gaza e Israele

Ostaggio dei terroristi di Hamas per otto mesi, Noa Argamani scandiva lo scorrere delle ore, desiderando di poter rivedere i propri genitori. Giorno dopo giorno, la sua principale speranza era di poter riabbracciare ancora una volta la madre gravemente malata. Non a caso la sua prima domanda appena riacquistata la libertà, ha raccontato un agente della missione che l’ha salvata da Gaza, è stata: «Mia madre è ancora in vita?». (Moked)

La notizia riportata su altre testate

Liora Argamani, madre di Noa Argamani, una degli ostaggi di Hamas liberati il mese scorso dall'Esercito israeliano, è morta all'ospedale Ichilov di Tel Aviv. Ad annunciarlo è stata la stessa struttura sanitaria ricordando che la donna era malata terminale di cancro al cervello e che durante gli otto mesi di prigionia della figlia aveva lanciato innumerevoli appelli per la sua liberazione, nella speranza di poterla rivedere un'ultima volta prima di morire. (Fanpage.it)

Leggi tutta la notizia Noa Argamani parla per la prima volta dopo la liberazione. (Virgilio)

"Sono a casa ora, ma non possiamo dimenticare gli ostaggi che sono ancora tenuti prigionieri a Gaza, in attesa del loro ritorno" dice in un video, pubblicato sui social di 'Hostages and missing family forum', la 25enne, simbolo del 7 ottobre, salvata l'8 giugno scorso dalla prigionia di Hamas a inizio giugno, invitando a ricordare chi è ancora nelle mani di Hamas a Gaza tra cui anche il suo fidanzato Avinatan Or. (Adnkronos)

Israele, è morta la madre di Noa Argamani, l’ex ostaggio di Hamas simbolo del 7 ottobre: malata di cancro, pregò di rivedere la figlia un’ultima volta

"Sono a casa ora, ma non possiamo dimenticare gli ostaggi che sono ancora tenuti prigionieri a Gaza, in attesa del loro ritorno". Parla per la prima volta pubblicamente Noa Argamani, la 26enne israeliana, rapita dai combattenti di Hamas mentre si trovava con il fidanzato al Nova Festival, la kermesse di musica elettronica organizzata vicino al kibbutz Re’im, non distante dalla Striscia di Gaza, nel Sud di Israele, lo scorso 7 ottobre. (Fanpage.it)

Ha visto esaudito il suo ultimo desiderio, poi ha ceduto alla malattia che l'aveva colpita prima che la figlia, Noa Argamani, fosse rapita da Hamas nel massacro del 7 ottobre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

È morta a 61 anni la madre di Noa Argamani, la cittadina israeliana diventata uno dei simboli degli ostaggi rapiti da Hamas, il 7 ottobre, al rave per la festa di Sukkot. «Il mio solo desiderio è abbracciare Noa prima che non mi sia più possibile». (Open)