Urso: i distributori di benzina diventeranno green. Avranno punti di ricarica
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso porterà in un prossimo Consiglio dei Ministri la riforma della rete dei carburanti. Urso, annunciando questa novità pochi giorni fa durante un collegamento alla kermesse di Affaritaliani, "La Piazza" a Ceglie Messapica, ha anticipato che il riordino del settore dei carburanti sarà portato avanti anche con l'obiettivo di favorire l'integrazione dei punti di ricarica per le auto elettriche. (HDmotori)
Ne parlano anche altre testate
Sui balneari il governo decide di non decidere e gioca al rinvio. La concessioni balneari sono prorogate fino al settembre 2027 ma in caso di ragioni oggettive che impediscono il completamento della procedura di gara possono essere ulteriormente rimandate al 31 marzo 2028. (Avanti Online)
Il ministro delle Imprese Urso ha promesso un piano “per trasformare tutte le stazioni di servizio con colonnine per la ricarica elettrica”. Ma per avere un costo dell’energia elettrica più bassa bisognerà attendere “le centrali nucleari di terza generazione”. (Vaielettrico.it)
Oggetto di una lunga querelle con l’Europa, di scontri politici interni alla maggioranza e di polemiche con gli operatori di categoria, il testo non appariva all’ordine del giorno della riunione del Consiglio dei ministri di oggi pomeriggio. (Il Fatto Quotidiano)
È un periodo di incertezze per gli operatori balneari della Riviera romagnola, che stanno vivendo momenti di forte preoccupazione per il futuro delle loro attività. Maurizio Rustignoli, presidente nazionale di Fiba Confesercenti, ha espresso la sua ansia: “Siamo in una fase delicata, in attesa di una decisione”. (giornalesm.com)
C'è un contributo fino a 60 mila euro per gli impianti di ricarica elettrica per coprire fino al 50% delle spese sostenute nella riconversione delle stazioni di servizio e 10 mila per i carburanti bio. (ilmessaggero.it)
C'è anche l'obbligo di assunzione di lavoratori impiegati nella precedente concessione, che ricevevano da tale attività la prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare, l'indennizzo per il concessionario uscente a carico del concessionario subentrante e pari al valore dei beni ammortizzabili e non ancora ammortizzati e all'equa remunerazione degli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)