Milano, la polizia perquisisce giovani «suprematisti», anche minorenni: trovati simboli neonazisti, tirapugni e coltelli

La Polizia di Stato di Milano ha avviato una serie di perquisizioni nell'ambito di un'indagine contro l'incitamento alla violenza per motivi razziali. L'indagine della Digos di Milano prende il via da una misura cautelare eseguita il 19 marzo scorso a carico di un minore di origini ucraine arrestato per aver compiuto, in orario notturno, diverse aggressioni sulla linea M2 della metropolitana nei confronti di cittadini extracomunitari e tentati furti a bordo di alcune auto in sosta. (Corriere Milano)

Ne parlano anche altri media

Il 16enne ucraino sceglieva le proprie vittime in base alla nazionalità. Aggressioni brutali riprese dalle telecamere di videosorveglianza dettate dall'odio razziale. (TGR Lombardia)

Lo scorso 19 marzo, gli investigatori della Digos avevano arrestato e portato al Beccaria un sedicenne di origini ucraine, accusato di quattro raid fotocopia tra le fermate Cimiano e Crescenzago della linea verde: a casa gli trovarono una copia del Mein Kampf di Adolf Hitler e un machete con la scritta incisa "White Power" (potere bianco). (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Presunta rete neonazista formata da giovanissimi. È quanto emerge dall'indagine della Digos di Milano che tocca varie province in Italia tra cui quella di Venezia. (ilgazzettino.it)

Milano, maxi blitz contro il razzismo. Perquisiti anche minorenni

C'è anche un ragazzo di 16 anni residente nel Fiorentino, tra i 12 indagati dalla procura di Milano nel corso di un'inchiesta contro l'incitamento alla violenza per motivi razziali. Il giovane studente, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe fatto parte di una rete di suprematisti che si scambiavano in rete contenuti e commenti razzisti. (La Repubblica Firenze.it)

Prima di colpire, il ragazzo – di origini ucraine – mostrava alle vittime la svastica tatuata sul petto gridando “i fascisti sono … (La Repubblica)

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