Così le banche continuano a versare benzina sull'incendio del clima

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Qualenergia.it ESTERI

Nei sette anni trascorsi dall’adozione dell’Accordo di Parigi, le 60 maggiori banche private del mondo hanno finanziato i combustibili fossili con 5.500 miliardi di dollari. Tra queste anche le due più grandi banche italiane, UniCredit e Intesa Sanpaolo, che dal 2016 hanno concesso all’industria fossile rispettivamente 43 e 22 miliardi di dollari in termini di prestiti e sottoscrizioni, risultando anche nella lista delle prime 40 banche a livello mondiale che finanziano le multinazionali coinvolte nell’espansione dell’industria dei combustibili fossili, tra cui Eni e Total (Qualenergia.it)

Ne parlano anche altre testate

Dal 14° rapporto annuale “Banking on Climate Chaos” è emerso che lo scorso anno il finanziamento dei combustibili fossili da parte delle banche è stato inferiore a quello del 2016 (Energia Oltre)

Famiglie in Mozambico cacciate dalle proprie case per far spazio alle infrastrutture per lo sfruttamento del gas e ricollocate in un nuovo insediamento lontano dalle tradizionali fonti di sostentamento. (Valori.it)

Ma è davvero così? Anche quest’anno, il report Banking on Climate Chaos svela i numeri. A guardare i comunicati stampa e gli eventi di settore, sembra che il net zero – l’azzeramento delle emissioni nette di gas a effetto serra – sia una missione trasversale, condivisa da tutte le big della finanza. (Valori.it)

Sono passati sette anni dall’adozione dell’Accordo di Parigi, nel 2016, e in questo arco di tempo le 60 maggiori banche del mondo hanno finanziato il settore dei combustibili fossili con circa 5.500 miliardi di dollari attraverso prestiti e sottoscrizioni di obbligazioni e di azioni: 673 miliardi solo nel 2022. (Il Fatto Quotidiano)

Foto di Jürgen da Pixabay La crisi energetica ha dato nuova linfa ai finanziamenti alle fossili. Le compagnie del fracking attraggono l’8% di investimenti in più del 2021, quelle attive nel gnl ben il 50% in più (Rinnovabili)

Sono stati richiesti una serie di interventi in modo piuttosto invasivo, dalla governance al modello di business fino alla strategia   Sotto la lente della vigilanza la gestione del rischio climatico e ambientale. (Milano Finanza)