L’Iran ha fatto cilecca: perché la prova di forza palesa la sua debolezza

Il leone iraniano è alle corde. Colpito a morte dalle azioni militari condotte ai danni di Hamas prima e Hezbollah poi, attraverso cui le forze di difesa israeliane sono riuscite a scardinare lo scudo protettivo di cui il regime si avvaleva e a stanare finalmente l’ayatollah, finora trinceratosi dietro una comodissima ‘guerra per procura’. In tal senso, la strategia di Israele sembrerebbe aver dato i suoi frutti: il disarticolamento sul piano politico e militare del cosiddetto ‘Asse della Resistenza’ ha infatti spinto l’Iran a gettare via la maschera e ad affrontare direttamente l’odiato nemico, a volto scoperto e senza la possibilità di affidarsi ai vari gruppi terroristi locali, ormai ridotti ai minimi termini. (Nicola Porro)

Ne parlano anche altre fonti

L'Idf ha dichiarato di aver effettuato "incursioni di terra mirate" nei villaggi vicini al confine israeliano. Le bombe israeliane hanno colpito una casa provocando dieci morti e cinque feriti nel Sud del Libano PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)

Arriva da ogni lato, da terra, nei cieli, da sud, dove le truppe israeliane continuano a lanciare incursioni per preparare una invasione più ampia. E a Beirut, con le bombe che per tutta la notte danno fuoco a Dahiyeh, il sobborgo meridionale dove Hezbollah teneva il suo quartier genera… (la Repubblica)

Dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso e un anno di pantano nella guerra a Gaza - in cui Israele ha causato 42 mila morti palestinesi ma Hamas è ancora in piedi - le sorti dello Stato ebraico sembrano rib… L’escalation in Medio Oriente è sfociata in una guerra regionale. (La Stampa)

L'assurda impotenza dell'Unifil nel bunker

Come confermano anche le ultime operazioni militari di Tel Aviv, pur non essendo una frontiera riconosciuta a livello internazionale è questo l’unico ostacolo, per quanto semplice da oltrepassare, per evitare l’innesco di nuovi conflitti tra Israele e il Paese dei Cedri. (Il Fatto Quotidiano)

Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo - dal 1992 - Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut (Sky Tg24 )

Non ce ne voglia il generale Antonio Messina comandante di quella Brigata Sassari fulcro della missione Unifil nel sud del Libano in cui sono inquadrati oltre mille soldati italiani. E ci scusino tutti i nostri militari del cui coraggio e delle cui capacità, dopo 40 anni di missioni all'estero, nessuno può dubitare. (il Giornale)