La strage di Piazza Fontana a Milano, 55 anni fa la bomba nella Banca nazionale dell'agricoltura
Anni fa la Strage di Piazza Fontana a Milano: l'attentato nel capoluogo lombardo segnò l'inizio degli "Anni di Piombo". Il 12 dicembre del 1969 esplose una bomba nella Banca nazionale dell'agricoltura: morirono 17 persone, 88 rimasero ferite. Le indagini inizialmente puntarono sulla pista anarchica: fu fermato Giuseppe Pinelli, ferroviere animatore del Circolo della Ghisolfa. Durante il fermo, Pinelli morì precipitando dal quarto piano della questura: la dinamica della sua morte non fu mai chiarita. (Corriere TV)
Ne parlano anche altri media
ROMA (ITALPRESS) – “La strage che, 55 anni or sono, colpì Milano, a Piazza Fontana, fu espressione del tentativo eversivo di destabilizzare la nostra democrazia, imprimendo alle Istituzioni una torsione autoritaria. (TuttOggi)
12 dicembre 1969, ore 16:37, 17 vittime, 88 feriti: ecco i numeri dell’infernale deflagrazione che ebbe luogo 55 anni fa all'interno della Banca Nazionale dell'Agricoltura di Milano. La prima strage. (LaC news24)
MILANO (ITALPRESS) - Per la memoria della strage di piazza Fontana, “Il rischio (dell’oblio, ndr) c’è”. Lo ha detto ai giornalisti il sindaco di Milano Beppe Sala, poco prima dell’inizio del corteo nella giornata del 55esimo anniversario della strage di piazza Fontana. (Il Sole 24 ORE)
“Inizia un nuovo capitolo per la comunità del Movimento 5 Stelle, un capitolo che si fonda sui valori che ci hanno sempre guidato: equità, sussidiarietà, solidarietà e la lotta per non lasciare nessuno indietro. (Frosinone News)
Cioè quella di un gravissimo attentato di matrice neofascista. Quel 12 dicembre 1969 una bomba esplose all’interno della Banca nazionale dell’Agricoltura di Milano, situata appunto in piazza Fontana, causando 17 morti e 88 feriti. (IL GIORNO)
Funziona così: quando i due contraenti arrivano a un accordo si stringono la mano e il bancario che li accompagna «taglia» con la sua. Immaginate un pomeriggio come questo: atmosfera natalizia, Milano ancora più freneticamente in movimento, le vie del centro affollate più del solito, ma comunque si continua a lavorare. (Corriere Milano)