Rilasciati i prigionieri «ingiustamente detenuti» sotto Assad

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Corriere del Ticino ESTERI

I ribelli siriani hanno annunciato di aver rilasciato tutti coloro che sono stati «ingiustamente detenuti» sotto il presidente Bashar al-Assad. In precedenza i ribelli avevano reso noto di aver fatto irruzione nel famigerato carcere militare di Damasco, annunciando su Telegram la «fine dell'era della tirannia nella prigione di Sednaya». (Corriere del Ticino)

Ne parlano anche altre testate

Le immagini dei prigionieri che escono dal famigerato carcere di Sednaya a Damasco dopo i ribelli hanno preso Damasco e aperto i cancelli dell’istituto penitenziario, considerato il simbolo dei peggiori abusi da parte delle forze del presidente Bashar al-Assad e conosciuto come il “mattatoio umano”. (la Repubblica)

Per giudicare i passati crimini del regime di Assad e dei suoi funzionari, deve entrare in scena la giustizia internazionale: questo l'auspicio di Amnesty International dopo la presa di Damasco da parte dei ribelli Getting your Trinity Audio player ready... (Dire)

Mustafa, presidente del governo provvisorio siriano, ha rilasciato un'intervista alla Radiotelevisione turca (TRT). Il presidente del governo provvisorio siriano, Abdurrahman Mustafa ha dichiarato: “Il nostro popolo in Siria ha riconquistato la libertà. (TRT)

Saydnaya, il «mattatoio umano» di Assad ora diventato simbolo della liberazione. «Corsa contro il tempo, in 100mila intrappolati sotto terra»

Le immagini mostrano la liberazione delle detenute della prigione di Sednaya, in Siria, ad opera dei ribelli jihadisti di Hayat Taìharir al Sham. «Andate dove volete», rispondono i ribelli alle donne che, incredule, chiedono dove debbano andare. (Corriere TV)

Amnesty International ha chiesto che i responsabili delle violazioni dei diritti in Siria affrontino la giustizia dopo la caduta di Bashar al-Assad, definendola una "opportunità storica" per porre fine a decenni di abusi. (Il Dubbio)

Nel 2022, l'ADMSP, l'associazione dei detenuti e delle vittime della prigione, ha detto che «è diventata di fatto un campo di sterminio». Non è un caso quindi che Saydnaya sia stata una delle prigioni ad essere liberata quando i ribelli hanno preso il controllo della Siria. (ilmessaggero.it)