In marcia contro i femminicidi, Torino corre con “We run for women”
Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal erano nemiche giurate della dittatura instaurata in Repubblica Domenicana, uccise per il loro attivismo politico. Era un grigio 25 novembre del 1960, data che le Nazioni Unite hanno scelto non a caso come giornata internazionale contro la violenza sulle donne, e che in questi giorni Torino celebra con diversi appuntamenti. Domani. domenica 24 novembre, si terranno due corse, una da 5 chilometri e l’altra da 10 nell'ambito della 'We run for Women', sbarcata a Torino dopo altre due edizioni, in zone diverse: una nei dintorni di Savona e l’altra a Monza (La Repubblica)
La notizia riportata su altri giornali
Un gruppetto di giovani attiviste di 'Non una di meno' ha inscenato una protesta, a Torino, durante la premiazione della corsa podistica 'Werunforwoen' organizzata dalla Polizia di Stato in collaborazione con il Consiglio regionale del Piemonte e il Cus Torino, con lo scopo di raccogliere fondi per il progetto Sos (Sostegno orfani speciali) del centro antiviolenza Emma onlus per aiutare i ragazzi, da zero a 21 anni, orfani a seguito del femminicidio della madre. (La Repubblica)
L’obiettivo è chiaro: «Vogliamo rispondere al governo che la violenza non è una questione razziale: la violenza non ha nessun colore». (La Stampa)
Alcune attiviste hanno letto i nomi delle donne uccise nel corso del 2024, nomi riportati anche su un lungo striscione fucsia che è stato tagliato in modo da formare un pañuelo, il fazzoletto indossato dalle attiviste, per ogni vittima. (Il Fatto Quotidiano)
17enne, ad essere stato scelto come testimonial conclusivo di un ciclo di incontri fra i carabinieri e i ragazzi del liceo artistico 'Cottini', a Torino, nel quadro delle iniziative di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne: una frase e un disegno che, come spiega la giovane, vuole essere "un messaggio di speranza". (La Repubblica)
Riapre la casa rifugio per le vittime di violenza. «Noi siamo convi… (La Stampa)
Nel 2023, questi centri hanno accolto e supportato 3.912 donne, sole o con figli, registrando un incremento dell’11% rispetto all’anno precedente a cui è corrisposto dal 2021 al 2023 un incremento di risorse di 789.170 euro pari al 29,72 per cento. (newsbiella.it)