Israele pronto a colpire l’Iran. Nuovi bombardamenti in Libano e raid in Siria

Israele pronto a colpire l’Iran. Nuovi bombardamenti in Libano e raid in Siria Israele è pronto a colpire l’Iran, mentre continuano i bombardamenti in Libano e raid in Siria. Servizio di Marco Burini Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)

Ne parlano anche altri giornali

Senza soluzione. O meglio, con una soluzione imposta. Per Benny Morris, dopo l’attacco dall’Iran di martedì Benjamin Netanyahu non può far altro che contrattaccare. Da questo assunto si aprono diversi scenari per l’intero Medio Oriente, che lo storico israeliano prova a immaginare con Huffpost. (L'HuffPost)

Il governo Netanyahu ha deciso ieri sera le dimensioni della rappresaglia ai 181 missili che Teheran ha lanciato due giorni fa verso Israele per vendicare le uccisioni del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, e del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh. (il manifesto)

Per decenni l’Iran ha fatto affidamento su Hezbollah e su altri gruppi terroristici come prima linea di difesa contro Israele. Ma ora che lo Stato ebraico ha inflitto danni senza precedenti all’asse guidato da Teheran sorgono i problemi. (Nicola Porro)

Israele ha un obiettivo: il cambio di regime in Iran

Anche se cerchiamo di riempire la vita dei nostri figli e nipotini di fate e sirenette, di unicorni e magie quando arriva le sirena vera, quel sibilo che ti lacera il cervello, gli occhi stralunati di mamma e papà cercano di essere più dolci possibili ma mentre prendono in braccio i propri piccoli e corrono al mamad - il bunker, il rifugio – o alla stanza blindata, tutte le paure affiorano senza … (la Repubblica)

Ero sor… Lo storico israeliano Benny Morris ha seguito la traiettoria dell’attacco di Teheran dal soggiorno di casa sua a Srigim, appena a Sud della strada tra Gerusalemme e Tel Aviv. (La Stampa)

Dal 30 settembre sappiamo qual è il nome della dottrina strategica israeliana: regime change a Teheran, causare la caduta della repubblica islamica in Iran e l’avvento di un governo di segno totalmente diverso, che non sarà più nemico giurato di Israele e sponsor di soggetti regionali ostili. (Tempi.it)