Gli Usa di Trump si sburocratizzano per liberare energie creative, gli eurodinosauri s'inventano gabbie

Corrado Ocone 14 novembre 2024 «Trump non è un liberale e farà dell’America un’autocrazia». «All’Europa toccherà fare da sola, unico baluardo della democrazia in un mondo di autocrati». Quante volte abbiamo sentito o letto in questi giorni commenti di tal fatta! Partigianeria e mistificazione allo stato puro, poco importa se consapevole o meno. Se ancora ce ne fosse stato bisogno, le intenzioni vere di Trump sono venute fuori ieri in tutta la loro evidenza con la pubblicazione dello statement con cui il neopresidente ha nominato Elon Musk (che sarà coadiuvato da Vivek Ramaswamy) a capo del dipartimento per l’efficienza creato in seno al governo. (Liberoquotidiano.it)

Su altri giornali

Con la vittoria alle elezioni del 5 novembre, Donald Trump ritiene di aver ottenuto un “mandato storico”: “una vittoria clamorosa, un risultato che evidenzia il legame del presidente Trump con gli elettori americani e la fiducia che si è guadagnato lottando per loro”, recita il sito internet del presidente eletto. (L'HuffPost)

È il personaggio più ingombrante dell’inner circle di Donald Trump ma il tycoon almeno per ora non sembra soffrirne anzi, dopo la vittoria, ha detto che Elon Musk è un genio da proteggere. (Il Sole 24 ORE)

– “È nata una stella”, esclamò Donald Trump nel suo discorso della vittoria in Florida. Passaggio cruciale numero tre: l’annuncio della nomina dell’uomo più ricco del mondo a capo del nuovo Dipartimento per l’efficienza del governo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ma i tagli in stile Musk a Roma servirebbero

Il patron di Starlink, Tesla, SpaceX e X — solo per citare le aziende più popolari — è stato un alleato prezioso per il nuovo presidente. Inclusi i social media. (Panorama)

Quelli più rilevanti si chiamano SpaceX, a oggi leader mondiale nei lanci di razzi finanziati dal governo, e Tesla, che vende quasi due milioni di auto elettriche (anch’esse … (Il Fatto Quotidiano)

Donald Trump piace ai partiti della maggioranza. Piacciono il suo programma e la sua politica economica. Dazi inclusi. Basti pensare che il vicepremier Matteo Salvini ha spiegato che quando furono adottati durante il primo mandato di Trump, le esportazioni italiane «aumentarono». (La Stampa)