Tifosi israeliani ad Amsterdam, cosa è successo? Il «pogrom», i possibili ostaggi, le imboscate, gli aerei in soccorso

I tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv sono stati aggrediti nella notte ad Amsterdam da un gruppo di filo-palestinesi, a margine del match di Europa League contro l'Ajax. Dieci sono rimasti feriti. Sessantadue gli arresti. Il premier israeliano Netanyahu ha inviato due aerei per soccorrere i sostenitori del Maccabi e ha condannato l'aggressione come «un attacco antisemita premeditato» in una telefonata con il primo ministro olandese Schoof, che ha parlato di aggressioni «inaccettabili». (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri giornali

Ciò che vedo sembra mettere a rischio la vita: persone innocenti calpestate, picchiate, spinte in un fiume e altro ancora. Sul web sono stati diffusi video che mostrano persone a volto coperto e con in mano bandiere palestinesi assalire un tifoso del Maccabi, sconfitto 5 a 0 dall'Ajax in Europa League (Corriere del Ticino)

Hanno colpito tutti quelli che hanno incontrato in strada, non importava se uomo o donna. ''Musulmani hanno organizzato gruppi di 30-40 persone che sono andati in giro a cercare gli ebrei per colpirli. (Adnkronos)

Alcuni tifosi del Maccabi Tel Aviv, sconfitto ieri dall'Ajax in Europa League, sono stati aggrediti per le strade di Amsterdam da gruppi con bandiere palestinesi. Scene drammatiche nella notte ad Amsterdam. (Sky Sport)

Calci, pugni, grida per la 'Palestina libera'. E' quanto mostrano i video del linciaggio dei tifosi israeliani avvenuto la notte scorsa ad Amsterdam, in Olanda, dopo il match tra Ajax e Maccabi, quando si è scatenata una 'caccia' contro i supporter della squadra di Tel Aviv da parte di gruppi pro-Pal. (Adnkronos)

Il primo ministro Dick Schoof ha condannato gli “attacchi antisemiti” e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che due “aerei di soccorso” sono stati inviati ad Amsterdam dopo quelli che l'esercito israeliano ha descritto come «gravi e violenti incidenti contro gli israeliani». (La Stampa)

Scho… (L'HuffPost)