Autonomia, Calderoli: la correggeremo, dopo nessuno deve rompere più

Roberto Calderoli, ministro per gli Affari Regionali, vuole portare a casa il risultato sull'autonomia. Certo, sa che deve fare i conti con la Corte Costituzionale. "Io ho arato un campo incolto e se la Corte mi dà suggerimenti, sono contento. È stata l'opposizione a chiedere l'esame costituzionale dell'autonomia, quindi se ora applichiamo i suggerimenti costituzionali, nessuno deve più rompere più", ha detto in merito alla recente sentenza della Consulta. (Italia Oggi)

Ne parlano anche altre fonti

Autonomia differenziata, bocciata mozione opposizioni, Conte: “Fermate questo progetto sciagurato” L’intervento del leader del M5s Giuseppe Conte sull’autonomia differenziata: “Fermatevi con questo progetto sciagurato e scombinato. (Fanpage.it)

In data 19 giugno 2024, è stata approvata la legge 26 giugno 2024, n. 86 (Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione). (Diritto.it - Il portale giuridico online per i professionisti)

È la grande domanda che agita gli schieramenti all’indomani dello stop (parziale) della Consulta sull’autonomia differenziata. Che succede, ora, con il referendum? La consultazione sulla riforma targata Roberto Calderoli era stata lanciata prima dell’estate da partiti e associazioni di centrosinistra. (ilmessaggero.it)

Autonomia, le destre ignorano la Consulta: bocciata la mozione delle opposizioni

La maggioranza tira dritto sull’Autonomia dopo la sentenza della Consulta che ha smontato gran parte della riforma. L’Aula della Camera ha infatti respinto la mozione unitaria delle opposizioni che chiedeva lo stop all’iter dell’Autonomia e la ridefinizione dei Lep dopo la decisione della Corte Costituzionale: 155 i voti contrari, 124 quelli favorevoli. (LA NOTIZIA)

Protesta delle opposizioni in Aula alla Camera dopo la bocciatura della mozione unitaria che chiedeva lo stop all'iter dell'Autonomia differenziata. Con i tricolori in mano, alcuni hanno intonato l'Inno di Mameli, altri hanno gridato "vergogna". (Tuttosport)

Dopo la parziale bocciatura della Consulta, il ministro per gli Affari regionali detta la linea: «Non ci fermiamo. Ne ho viste di peggio, qui si tratta di sette punti» (Open)