Violenze e torture in un centro della Croce rossa

Insultati, derisi, presi a schiaffi e pugni, strattonati e svegliati all’improvviso di notte. È l’incubo vissuto da due pazienti del Centro di educazione motoria di Roma, gestito dalla Croce rossa. Accusati delle torture dieci operatori sociosanitari, tra cui anche donne, arrestati e ora ai domiciliari. Le indagini sono scattate dalla denuncia dei vertici della Cri capitolina nell’aprile 2023, insospettiti da una vistosa ecchimosi sul volto di un paziente. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altre testate

Spirale di violenza Per uno degli indagati è stato inoltre ipotizzato il reato di violenza sessuale. Il gip su quanto avveniva nella struttura gestita dalla Croce rossa: «Una galleria degli orrori» (LaC news24)

Io ti rompo le caviglie. “Ti tiro una sedia dietro la testa, scemo. (Repubblica Roma)

Lo scorso aprile un operatore della stessa Croce rossa di Roma aveva visto infatti che uno dei pazienti aveva un occhio nero. Parte da una segnalazione interna l’inchiesta dei carabinieri del Nucleo investigativo di Roma, che ha portato agli arresti domiciliari per dieci operatori e operatrici sociosanitari del Cem (centro di educazione motoria) della Croce rossa, accusati di violenze, maltrattamenti e torture, oltreché di una violenza sessuale, ai danni di due pazienti disabili dello stesso centro. (Avvenire)

E negli atti dell’indagine c’è un lungo elenco di «azioni inqualificabili» documentate dai carabinieri del nucleo investigativo. Insulti, botte, umiliazioni, minacce: ecco cosa succedeva nel Centro di educazione motoria di Roma gestito dalla Croce Rossa italiana. (La Stampa)

Dieci arresti ai domiciliari raccontano come l’avamposto della Croce Rossa al quartiere Portuense di Roma si fosse trasformato in una sorta di lager per alcuni pazienti fragili. «Hai finito di piangere» la minaccia a un giovane con disabilità. (Corriere Roma)

[[(gel… (Repubblica Roma)