Nasdaq in calo: megacap tech e chip in ribasso

I futures del Nasdaq hanno perso oltre l'1% mercoledì, guidando le perdite tra i principali indici statunitensi poiché le azioni delle grandi società tecnologiche e dei chip sono crollate in un ampio declino di mercato in mezzo a una valanga di risultati aziendali e alla prospettiva di restrizioni commerciali più severe sui chip cinesi. Giganti come Apple, Microsoft e Meta Platforms hanno perso tra l'1% e il 2% prima dell'apertura della sessione. (Websim)

Ne parlano anche altre testate

La giornata di contrattazioni a Wall Street si è aperta con un calo generale, influenzato dalle vendite sui titoli delle principali aziende tecnologiche. Nvidia ha subito una flessione del 4,4%, mentre Tesla, Apple, Microsoft e Amazon hanno visto una diminuzione di circa l’1,5%. (Borse.it)

I futures sui principali indici azionari Usa sono deboli, con quelli sul Nasdaq sotto pressione, dopo la seduta decisamente negativa della vigilia, a dispetto di un dato relativo all’inflazione Usa – l’indice dei prezzi al consumo CPI – che ha confermato il processo disinflazionistico in corso. (Borse.it)

Apertura negativa per Wall Street: l'indice Dow Jones perde lo 0,14% a 40.915,06 punti, mentre il Nasdaq lascia sul terreno l'1,75%, attestandosi a quota 18.188,02 punti. (PPN - Prima Pagina News)

La diretta da Wall Street | Il Nasdaq perde oltre il 2%, mentre il Dow Jones è in leggero rialzo. Focus del mercato sui piani della Fed per i tassi

🔽 US100 drops to 2-week low as chip stocks plunge Gli indici di Wall Street stanno subendo un duro colpo oggi, con il settore tecnologico che guida la svendita. Il Nasdaq-100 (US100) è sceso del 2% nel corso della giornata e scende al livello più basso in 2 settimane. (XTB)

MILANO – L’Europa si muove debole in una fase in cui le aspettative verso il taglio al costo del denaro da parte della Fed restano centrali sui mercati, con relativo ottimismo perché ciò avvenga al rientro dalle vacanze. (la Repubblica)

L’inventario settimanale di petrolio è calato di quasi 5 milioni di barili, ben al di sopra delle attese. Il Brent sale dell’1,45 e il Wti dell’1,8%. I listini azionari statunitensi procedono la seduta contrastate. (Milano Finanza)