Napoli-New York di Gabriele Salvatores: sì, abbiamo una grande fiaba di Natale italiana
Articolo Precedente
Articolo Successivo
La storia è tanto semplice quanto universale. Carmine e Celestina, due scugnizzi napoletani appena usciti dalla devastazione della Seconda guerra mondiale, si nascondono su una nave diretta in America, inseguendo un sogno molto più grande della loro giovane età. A New York vive infatti la sorella di Celestina, l'unica parente rimasta in vita della famiglia. E su questa trama lineare, Salvatores sparge la sua magia: un mix azzeccatissimo di poesia, ironia, avventura e malinconia che non scade mai nel sentimentalismo facile. (Vanity Fair Italia)
Se ne è parlato anche su altre testate
I due bambini si uniscono ai tanti emigranti italiani in cerca di fortuna in America e sbarcano in una metropoli sconosciuta, che dopo numerose peripezie, impareranno a chiamare casa. Nell’immediato dopoguerra, tra le macerie di una Napoli piegata dalla miseria, i piccoli Carmine e Celestina tentano di sopravvivere come possono, aiutandosi a vicenda. (ilmessaggero.it)
A scoprirlo fu lo studioso pisano Augusto Sainati. Qualche anno fa, da un vecchio baule di Tullio Pinelli (uno degli storici sceneggiatori di Federico Fellini), saltò fuori il trattamento di un film mai realizzato. (Corriere Fiorentino)
Pierfrancesco Favino, nel corso della sua intervista al quotidiano Il Mattino, ha parlato anche del suo amore per la città di Napoli. 23/11/2024 12:29 Francesco Manno Francesco Manno Interviste (AreaNapoli.it)
Napoli-New York di Gabriele Salvatores: Pierfrancesco Favino e Antonio Guerra “Napoli-New York”, la favola neo-realista di Gabriele Salvatores (con un tocco di Fellini) I due ragazzini clandestini e la loro "grande avventura". (Style - Moda Uomo del Corriere della Sera)
Pierfrancesco Favino è accolto a Napoli da un bagno di folla alla prima di «Napoli-New York» — al cinema Modernissimo e al Metropolitan — insieme con il regista Gabriele Salvatores e i due giovanissimi protagonisti del film, Antonio Guerra e Dea Lanzaro. (napoli.corriere.it)
I protagonisti di «Napoli-New York» di Gabriele Salvatores non potevano che essere bambini perché sono loro a immaginare i sogni più grandi e vivere le avventure più meravigliose, così per raccontare la storia che parte dalla Napoli del 1940 povera, deturpata e sfiancata dalla guerra, ed arriva oltreoceano, servivano gli occhi di due piccoli scugnizzi, Carmine e Celestina (i giovanissimi e bravissimi Antonio Guerra e Dea Lanzaro), 12 e 9 anni, che, senza genitori né fissa dimora, si imbarcano clandestinamente su una nave diretta in America per raggiungere la sorella e cominciare una vita diversa, lontana dalla miseria. (ilmattino.it)