La malattia misteriosa, medico italiano in Congo: "Si sa poco, aspettiamo i test"
"Il Congo è un Paese gigantesco e io mi trovo a Lubumbashi, la seconda città più grande che si trova nel Katanga, regione lontana dal punto di emergenza. Qui ho detto io loro di questa situazione sanitaria perché non c'è un sistema di comunicazione ufficiale nazionale, soprattutto nei villaggi dove opero non ci sono i telefoni. Siamo in un contesto in cui non c'è disponibilità di test per fare diagnosi corrette. (Tiscali Notizie)
Ne parlano anche altri media
È rientrato in Italia il 15 novembre il cinquantenne di Lucca presunto paziente zero dell’infezione che si sta diffondendo in Congo. (La Repubblica Firenze.it)
«Non ci sono avvisaglie dell’arrivo di nuovi virus capaci di originare una nuova pandemia. Il ministero della Sanità del Congo ha diffuso notizie ufficiali sull’epidemia che sta coinvolgendo un’area remota del Paese, vittime soprattutto bambini. (Corriere Roma)
Ognuno di noi ha un timore pazzesco per lo sconosciuto: per questo temiamo il virus che arriva dalla profonda Africa, di cui non conosciamo nulla. E quindi ecco le foto drammatiche; ecco Rezza che dice “mortalità elevata, massima allerta”; ecco Repubblica che parla del mistero del virus che colpisce i bambini. (Nicola Porro)
Lo rende noto Maria Rosaria Campitiello, Capo dipartimento della prevenzione del ministero della Salute. Ricoverato nei giorni scorsi a Lucca e già dimesso un uomo di rientro dal Congo che presentava sintomatologia influenzale potenzialmente riconducibile alla malattia che sta colpendo una regione del paese africano. (Tuttosport)
Secondo il ministero della Sanità congolese l'epidemia dura da oltre 40 giorni e i morti accertati in presidi sanitari sono 27 su 382 contagiati. I nuovi numeri diffusi dalle autorità congolesi (Today.it)
Lo rende noto Maria Rosaria Campitiello, Capo dipartimento della prevenzione del ministero della Salute. La vicenda Il paziente è stato ricoverato nell'ospedale San Luca di Lucca dal 22 novembre al 3 dicembre, giorno in cui è stato dimesso perchè guarito. (ilmattino.it)