Caso Raimo: non si confonda la libertà di parola con l’offesa
Con molta pacatezza sento l’esigenza di scrivere delle riflessioni sul caso Raimo. Alcuni docenti dimenticano che prima di essere insegnanti sono innanzitutto degli educatori e in quanto tali devono porsi come modello per i propri studenti, nella speranza che questi possano apprendere modalità di comunicazione e di comportamento corrette. Quando sono in classe ricordo sempre ai miei liceali che possono dire tutto, purché in modo rispettoso e gentile. (Tecnica della Scuola)
La notizia riportata su altri media
Quindi, quando il leader della Cgil Maurizio Landini, nel proclamare uno sciopero generale contro il governo, dice e ribadisce l’orgoglioso invito alla “rivolta sociale”, a qualcuno fa tremare i polsi. (Il Dubbio)
Il Professor Christian Raimo è stato sospeso per 3 mesi dalla scuola per aver detto ‘Valditara cialtrone‘, una punizione aggiunta al taglio dello stipendio decurtato del 50%. Il professore è stato ospite per un’intervista a The Breakfast Club per raccontare cosa è successo e spiegare il suo punto di vista sulla vicenda. (Radio Capital)
Christian Raimo è stato colpito dall’ufficio scolastico regionale con la sospensione dal servizio per tre mesi e la decurtazione dello stipendio del 50% per le sue parole contro il ministro Valditara. Esprimo la mia solidarietà a Raimo perché le libertà in Italia sono sotto attacco da parte di chi dovrebbe tutelarle: dirigenti scolastici e rettori. (Il Fatto Quotidiano)
Su questa storia di Christian Raimo ci si scandalizza molto. Da una parte c’è il professore che sostanzialmente insulta Giuseppe Valditara e sostiene che deve fare la fine della morte nera in Star Wars, motivo per cui è stato sospeso per tre mesi con lo stipendio ridotto. (Nicola Porro)
«Una grillina aveva scritto in un post è un insulto peggiore che essere definita p». Istituto di scuola superiore «Carlo Barletti» di Ovada, comune piemontese di circa diecimila anime. (il Giornale)
Sono due le caratteristiche che connotano il moralismo più bieco e dannoso. La seconda concerne una sorta di sindrome paranoide per cui il moralista forma dei giudizi a partire da una costruzione mentale arbitraria (chiamasi anche ideologia). (Il Fatto Quotidiano)