Tajani “Servono nuove regole di ingaggio per Unifil”

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Guerra tra Gaza e Israele

ROMA (ITALPRESS) – “La reazione di Israele è stata al di là di quella che doveva essere, abbiamo sempre detto che era inaccettabile quanto accadeva, anche alle truppe Unifil. Abbiamo sempre detto che l’obiettivo è il cessate il fuoco. Non possiamo però negare il loro diritto all’autodifesa perchè non dobbiamo dimenticare che tutto è partito da Hamas e da quella strage”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso della conferenza stampa conclusiva della riunione dei Ministri dello Sviluppo del G7 di Pescara (La Gazzetta del Mezzogiorno)

La notizia riportata su altri media

Il ministro - si apprende da fonti della Farnesina Bilaterale Tajani-Netanyahu a Gerusalemme sulla polveriera mediorientale e l'escalation a Gaza. (Secolo d'Italia)

"La proposta italiana è molto chiara: la presenza dell'Unifil con nuove regole di ingaggio tra il confine Libano-Israele fino al fiume. A nord del fiume una presenza consistente dell'esercito regolare libanese e poi soltanto più a nord dell'esercito regolare libanese avere una presenza di Hezbollah, in modo da tener molto lontane dal confine di Israele eventuali iniziative delle milizie sciite e di Hezbollah". (L'Unione Sarda.it)

Medio Oriente, Tajani: "Non mandiamo armi ad Israele dal 7 ottobre, insistiamo per il cessate il fuoco" (La Stampa)

Cortocircuito Italia: embargo sulle armi a Israele e accordo con il Qatar

M.O., Tajani: embargo armi a Israele? Non ne mandiamo dal 7 ottobre 25 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Anche alcuni di quelli firmati precedentemente dopo attenta valutazione sono stati interrotti. È stata interrotta la fornitura anche perché poteva essere utilizzata in modo non rispondente alla situazione. (il Dolomiti)

Già di suo, la recente decisione del governo italiano di sospendere la fornitura di armi a Israele rappresenta un grave errore strategico, con ripercussioni negative sulla credibilità internazionale. Mentre Israele si trova impegnato in una lotta costante per la propria sicurezza contro gruppi terroristici come Hamas e Hezbollah, l’Italia ha scelto di adottare una posizione ambigua e in contrasto con gli interessi di lungo termine dell’Occidente in Medio Oriente. (Nicola Porro)