Novorossijsk, il porto strategico russo che non si tocca

Novorossijsk, il porto strategico russo che non si tocca
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Tutto tace a Novorossijsk, uno degli snodi della guerra di Vladimir Putin e uno dei bersagli più a portata di mano per Kiev. Novorossijsk è una piccola città russa sul Mar Nero, in un’insenatura circa 150 chilometri a sud-est della Crimea. Ma è anche un porto strategico, il terzo maggiore per l’export di petrolio e prodotti petroliferi dalla Russia. Dall’inizio dell’invasione totale dell’Ucraina, da lì sono partite fonti fossili per 76 miliardi di euro (secondo il centro studi Crea), circa un quinto delle vendite russe di petrolio nel mondo. (Corriere della Sera)

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La fine di Igor Kirillov, il generale russo accusato di aver permesso l’uso di armi chimiche proibite in Ucraina, pone una domanda: se le forze di Kiev possono compiere azioni così audaci fino al cuore di Mosca, perché Novorossijsk è ancora intatta? I servizi segreti ucraini sono stati in grado di individuare il loro obiettivo nella capitale russa e farlo saltare con una dose di esplosivo mentre usciva di casa all’alba. (Corriere della Sera)

Il mistero del porto russo di Novorossijsk sul Mar Nero che finanzia la guerra: perché Kiev non lo colpisce? E cosa c'entra l'Italia?