A fianco dell'Ucraina fino alla fine (e con tutta la difesa che serve). La decisione dell'Eurocamera piace, ma non alla Sinistra

Bruxelles – “Per tutto il tempo necessario” è la promessa che l’Ue ha fatto all’Ucraina. Con il coinvolgimento della Cina e della Corea del Nord, l’escalation è dietro l’angolo e l’Europarlamento, nella Plenaria di Strasburgo, ha ribadito il proprio supporto a Kiev. Dalla risoluzione approvata giovedì (28 novembre), arriva l’ennesima condanna della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e il peggioramento del conflitto. (EuNews)

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O forse le spaccature affiorate, sia nella maggioranza, sia nelle opposizioni – e in queste perfino all’interno degli stessi gruppi – consiglieranno di tenere il dibattito sulle armi, che prima o poi dovrà riprendere anche alla Camera e al Senato, più sulle generali, per evitare troppe divisioni. (La Stampa)

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di aver colpito le infrastrutture energetiche con bombe a grappolo, di fatto 'minando' questi siti e complicando gli interventi per ripararli, una escalation - ha denunciato - "spregevole". (Sky Tg24 )

STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) – In una risoluzione non legislativa approvata con 390 voti favorevoli, 135 contrari e 52 astensioni, il Parlamento Europeo ha condannato l’uso da parte della Russia di truppe nordcoreane contro l’esercito ucraino e i suoi test di nuovi missili balistici in Ucraina (SardiniaPost)

Ue, il sostegno all’Ucraina divide (ancora) il governo: no ai raid in Russia, ma ok (parziale) alle armi a lungo raggio. Il Pd ne esce a pezzi

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“Questa è la terza volta che votiamo sull’Ucraina dall’inizio di questa legislatura. A prendere … (Il Fatto Quotidiano)

L’ultima risoluzione del Parlamento Ue sul sostegno all’Ucraina ufficializza l’ulteriore passo di Bruxelles in direzione di un’escalation, ma consegna anche alla politica italiana un’altra conferma: sulla guerra nel Paese di Volodymyr Zelensky il governo va in ordine sparso, mentre il Partito Democratico, ormai, è completamente diviso. (Il Fatto Quotidiano)