Cristina Chiabotto, il debito da 2,5 milioni di euro: «Sono stata consigliata male». Aiutata dalla legge Salva Suicidi

Nel 2019, Cristina Chiabotto si è trovata ad affrontare un debito con il Fisco che superava i 2,5 milioni di euro. Concessa la procedura di liquidazione del patrimonio, la showgirl torinese ha fatto ricorso alla cosiddetta "legge salva suicidi", una normativa pensata per chi si trova in una condizione di sovraindebitamento, permettendo a chi ne fa richiesta di ridurre o sanare i propri debiti in modo sostenibile. (leggo.it)

Ne parlano anche altri giornali

Sommerso dai debiti, tanto da non riuscire a vedere l’uscita da quel pozzo nero in cui era sprofondato. (Luce)

Secondo quanto riportato dalla testata locale, l'operaio in questione sembrava avere una vita normale e avviata a volgersi al meglio: un lavoro a tempo indeterminato, una compagna, un mutuo da pagare. Le prime difficoltà (Prima Bergamo)

La prima, Miss Italia 2004, conduttrice televisiva e volto di svariate pubblicità, è stata travolta da scelte sbagliate che l’hanno portata a dichiarare un debito di oltre 2,5 milioni di euro. (Demografica | Adnkronos)

Perde il lavoro e finisce sul lastrico, ma la legge «salva suicidi» azzera il debito: il precedente di Cristina Chiabotto

La storia di Mario, un operaio metalmeccanico di 50 anni, è un racconto di caduta, disperazione e, alla fine, di rinascita. Residente nell’hinterland di Bergamo, Mario si è trovato a vivere una vera e propria tempesta nel suo quotidiano: la perdita del lavoro, un grave incidente stradale, la fine della relazione con la compagna e, infine, una spirale di debiti che lo ha portato sull’orlo della disperazione. (Open)

Cristina Chiabotto, eletta Miss Italia nel 2004 e successivamente conduttrice televisiva e volto di numerose campagne pubblicitarie, è stata negli ultimi mesi protagonista di una vicenda che ha sorpreso molti. (alfemminile.com)

È il vortice in cui si è trovato intrappolato Mario (nome di fantasia), operaio metalmeccanico di 50 anni, residente nell’hinterland di Bergamo. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)