Turetta, l'avvocato: «Ragazzino insicuro, merita le attenuanti. Ossessionato da Giulia, ma lei non aveva paura di lui»

Parola alla difesa nell’udienza, davanti alla corte d’Assise di Venezia, del processo che vede alla sbarra Filippo Turetta accusato di omicidio volontario aggravato, sequestro di persona e occultamento di cadavere dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin. Vicino ai suoi difensori, Giovanni Caruso e Monica Cornaviera, siede l’imputato che ieri, lunedì 25 novembre, ha ascoltato quasi impassibile, sempre con la testa bassa, la requisitoria del pm Andrea Petroni che ha chiesto la condanna all’ergastolo e gli interventi delle parti civili. (leggo.it)

Ne parlano anche altri giornali

(Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Alla sua destra, Filippo Turetta è stretto tra gli avvocati, a testa bassa. Venezia — «Vi prego», esorta nel silenzio dell’aula il pm Andrea Petroni, 38 anni, rivolto ai giudici. (la Repubblica)

E' quanto ha chiesto la difesa di Filippo Turetta, a processo per l'omicidio di Giulia Cecchettin, davanti alla Corte d'Assise di Venezia. I difensori, Giovanni Caruso, e Monica Cornaviera, hanno anche chiesto che vengano riconosciute le circostanze delle attenuanti generiche e che, se le aggravanti rimarranno immutate, le attenuanti "vengano considerate nel giudizio di comparazione con il valore dell'equivalenza". (Tuttosport)

Processo Turetta, in diretta oggi l'arringa della difesa: pm ha chiesto l'ergastolo per l'omicidio Cecchettin

Sta facendo un percorso psicologico, quello del carcere, ci vuole tempo, è come l'elaborazione del lutto». Così l'avvocato Giovanni Caruso, difensore del reoconfesso 22enne poco prima di entrare in aula a Venezia oggi, 26 novembre. (ilgazzettino.it)

Dopo la richiesta di ieri di una condanna all'ergastolo a Filippo Turetta da parte del pm di Venezia Andrea Petroni, oggi la parola nel processo per l'omicidio di Giulia Cecchettin passa alla difesa. (ilmessaggero.it)

Era assente Gino Cecchettin, per impegni con la fondazione che porta il nome della figlia morta: a rappresentare in aula la famiglia Cecchettin c’era lo zio e la nonna, Carla Gatto. (Fanpage.it)